"Bari ha voglia di contesa politica e non giudiziaria"

BARI - “I toni offensivi e decisamente non istituzionali del  sindaco di Bari, Michele Emiliano, prima rivolti al candidato Di Paola e ora indirizzati al presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, non possono che essere il sintomo di un nervosismo sempre meno latente di un magistrato prestato alla politica che sta raccogliendo i fallimenti prodotti da 10 anni di sua amministrazione". A riferirlo in una nota il Presidente del Gruppo consiliare del PdL-ForzaItalia, Ignazio Zullo.

Secondo Zullo "Le sue sono reazioni sconsiderate e scriteriate, proprie di chi non ha ancora la consapevolezza che i baresi non ne possono più delle sceriffate volgari e inconcludenti e ambiscono ad un confronto sereno e costruttivo su ciò che l’amministrazione Emiliano avrebbe dovuto fare e non ha fatto  e su ciò che ha fatto e non avrebbe dovuto fare in questi ultimi dieci anni per ottenere un consuntivo che non solo va verificato con le promesse fatte ai baresi nelle campagne elettorali e tra queste ad esempio mi sovviene la promessa dei trentamila posti di lavoro, ma anche e sopratutto perché da un consuntivo bisogna ripartire per costruire il futuro della città e dei baresi.
Del resto lo stesso suo candidato sindaco, il deputato Antonio Decaro, non passa giorno che non prenda le distanze da lui.
Ed anche il caso di Villa Roth ci fa riflettere sulle mancanze di Emiliano nel creare luoghi di aggregazione sociale e giovanile che sfociano nell’occupazione abusiva ed illegale di un bene collettivo che il Presidente Schittulli bene intende destinare a nobili fini solidaristici a tutto vantaggio di associazioni che operano sul territorio a favore di chi ha grandi disabilità psico-fisiche, convinti che le occupazioni abusive di immobili pubblici non possono essere considerate reati o meno a secondo del consenso elettorale che si ottiene".

"Se il Gruppo PdL-Forza Italia in Regione è in scontata solidarietà con la Provincia di Bari e con il suo presidente per le offese ricevute e oggetto di una querela, - spiega Zullo - è perché da una parte si oppone al tentativo del Sindaco Emiliano di mascherare questa sua incapacità di creare luoghi di aggregazione sociale e giovanile buttandola in rissa e dall’altra perché  vuol essere portatore di apprezzamenti per un Ente che fa della legalità un valore  non solo a parole.
Pensavamo che con la stretta di mano tra Berlusconi e Renzi il PD e, sopratutto gli esponenti che si riconoscono in Renzi come Emiliano, si fossero scrollati di dosso il culto del ‘tintinnar di manette’ di vendoliana memoria che oggi Emiliano, riferendosi a Schittulli, traduce ‘nell’avere le ore-giorni contati’ ma, purtroppo, ci siamo illusi di una crescita culturale e di una più elevata sensibilità nella direzione del rispetto della dignità umana ed istituzionale che tarda a riscontrarsi.
A Schittulli va la nostra solidarietà e la nostra vicinanza per offese gravissime, intollerabili e meschine certi che il tentativo di intimorire non sortirà effetti in una persona la cui vita è un esempio di comportamento e di altruismo dentro un momento storico che richiede confronti su programmi di crescita e di miglioramento della qualità di vita e non scadenti nella denigrazione più bieca ed inaccettabile.
Ma per competere al rialzo occorre mettere in campo arti e capacità politiche. Emiliano se ne ha, le metta in campo!”, conclude Zullo.

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