BRINDISI - “Nubi inquietanti si levano sul futuro della sezione staccata di Brindisi dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, e le prospettive di ridimensionamento o peggio di soppressione – confermate indirettamente dalla progressiva diminuzione delle risorse assegnate e dalla riduzione della programmazione annuale dei lavori - minano la serenità dei dipendenti e delle loro famiglie, che rischierebbero così di perdere una fonte di reddito imprescindibile per la loro esistenza. Un’ennesima bomba sociale che un territorio già fin troppo depauperato e penalizzato non può permettersi, e che va scongiurato operando finalmente interventi di ampio respiro, attraverso programmazioni e strategie in grado di andare oltre logiche strettamente e freddamente numeriche e considerando opzioni in grado di garantire loro continuità lavorativa e di reddito”.
Maurizio Friolo, capogruppo del Nuovo Centro Destra in Consiglio regionale, in attesa dell’insediamento del nuovo Governo nazionale, segnala all’attenzione dell’esecutivo – e del Ministro della Difesa - prossimo venturo – “una vicenda che non può essere considerata ‘minore’ o una delle tante, in tempi di crisi economica e di precarietà diffusa. Per rispetto di persone che hanno operato al meglio per decenni, e che non possono essere sacrificate a interessi superiori”, conclude.
Maurizio Friolo, capogruppo del Nuovo Centro Destra in Consiglio regionale, in attesa dell’insediamento del nuovo Governo nazionale, segnala all’attenzione dell’esecutivo – e del Ministro della Difesa - prossimo venturo – “una vicenda che non può essere considerata ‘minore’ o una delle tante, in tempi di crisi economica e di precarietà diffusa. Per rispetto di persone che hanno operato al meglio per decenni, e che non possono essere sacrificate a interessi superiori”, conclude.