LECCE – Confartigianato Imprese Lecce esprime «grande soddisfazione» per lo stralcio dell’articolo 8, riguardante la riforma Rc auto, contenuta nel decreto legge «Destinazione Italia» (numero 145/13).
Tale norma avrebbe introdotto la «forma specifica» nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. Si trattava di una clausola contrattuale che avrebbe obbligato gli automobilisti a far riparare la propria vettura esclusivamente nelle officine convenzionate con le assicurazioni e da queste ultime direttamente pagate.
«In questo modo, però – dice Antonio Mariano, presidente regionale e provinciale della categoria “Autoriparazione” di Confartigianato – rischiavano la chiusura migliaia di carrozzerie indipendenti in tutta Italia e centinaia in provincia di Lecce, che non operavano in convenzione con le assicurazioni. Avrebbero potuto perdere il posto di lavoro almeno 60mila addetti».
Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato Imprese Lecce, ha apprezzato la «sensibilità dei parlamentari pugliesi, in particolare dell’onorevole Raffaele Fitto, a cui rivolge un sentito ringraziamento». Sono state comprese, così, le motivate ragioni, espresse da Confartigianato.
Questa norma, infatti, sarebbe andata «solo a favore delle assicurazioni, calpestando tutti i diritti degli automobilisti ed inoltre sarebbe stata l’esatto contrario delle liberalizzazioni. Questo perché si sarebbe indirizzato tutto il mercato verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le assicurazioni avrebbero imposto condizioni contrattuali-capestro, lavorando sotto-costo, a scapito della buona qualità dell’intervento di riparazione».
Tale norma avrebbe introdotto la «forma specifica» nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. Si trattava di una clausola contrattuale che avrebbe obbligato gli automobilisti a far riparare la propria vettura esclusivamente nelle officine convenzionate con le assicurazioni e da queste ultime direttamente pagate.
«In questo modo, però – dice Antonio Mariano, presidente regionale e provinciale della categoria “Autoriparazione” di Confartigianato – rischiavano la chiusura migliaia di carrozzerie indipendenti in tutta Italia e centinaia in provincia di Lecce, che non operavano in convenzione con le assicurazioni. Avrebbero potuto perdere il posto di lavoro almeno 60mila addetti».
Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato Imprese Lecce, ha apprezzato la «sensibilità dei parlamentari pugliesi, in particolare dell’onorevole Raffaele Fitto, a cui rivolge un sentito ringraziamento». Sono state comprese, così, le motivate ragioni, espresse da Confartigianato.
Questa norma, infatti, sarebbe andata «solo a favore delle assicurazioni, calpestando tutti i diritti degli automobilisti ed inoltre sarebbe stata l’esatto contrario delle liberalizzazioni. Questo perché si sarebbe indirizzato tutto il mercato verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le assicurazioni avrebbero imposto condizioni contrattuali-capestro, lavorando sotto-costo, a scapito della buona qualità dell’intervento di riparazione».