BARI - La V commissione consiliare, presieduta da Donato Pentassuglia, ha approvato a maggioranza e con l’astensione di Pdl-FI, NCD, Mep e di Angelo Laddomada (LPpdt) il disegno di legge sulla “nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.
Il provvedimento (approvato con emendamenti) aggiorna la legislazione regionale preesistente (n. 54/1984), tenendo conto delle competenza esclusiva che hanno ora le Regioni in materia di edilizia residenziale pubblica.
Tra le innovazioni introdotte l’attribuzione di maggiori poteri ai Comuni in materia di assegnazione degli alloggi, in ossequio al principio di sussidiarietà; l’aggiornamento alle attuali condizioni socio economiche e standard abitativi dei punteggi da attribuire per la formazione delle graduatorie; l’attribuzione esclusivamente ai componenti il nucleo familiare della possibilità di subentro nell’alloggio; la fissazione di una penalità agli assegnatari che non aderiscono alla mobilità negli alloggi; l’introduzione dell’istituto della morosità incolpevole.
Per quanto riguarda le occupazioni e le cessioni illegali di alloggi l’assessore al ramo Angela Barbanente si è impegnata a presentare in Consiglio regionale la migliore formulazione possibile dell’articolo interessato, al fine di evitare il fenomeno delle occupazioni abusive e assicurare una gestione regolare degli alloggi. Questo aspetto è stato posto in particolare da Alfredo Cervellera (SEL) e Salvatore Negro (UDC) che hanno sottolineato come la legge regionale debba contenere direttive precise in materia, evitando di scaricare le responsabilità sui Comuni. L’esigenza di non stravolgere i contenuti del ddl nei lavori in Consiglio regionale è stata posta da Francesco Pastore (Gruppo misto – PSI).
Ignazio Zullo ha parlato di astensione tecnica preannunciando il probabile voto favorevole in consiglio. Angelo Laddomada ha posto l’aspetto relativo alla esigenza della manutenzione da parte di chi ha riscattato l’alloggio che spesso mal si concilia con le resistenze degli inquilini assegnatari. Di qui l’esigenza che la manutenzione venga garantita, in questa tipologia di situazioni, con fondi comunali o regionali. In attesa che questo aspetto venga chiarito Laddomada si è astenuto. Così come Giacnto Forte (Mep) che ha preannunziato emendamenti in consiglio e Antonio Camporeale (NCD) che ha parlato di punti ancora in sospeso della legge.
L’assessore Barbanente ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione del provvedimento, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui gli sfratti sono in aumento a causa delle difficoltà crescenti nel pagare i relativi canoni.
La V commissione ha anche incardinato il disegno di legge complementare sul “riordino delle funzioni amministrative in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale e riforma degli enti regionali nel settore”, approvandone anche l’art. 1 all’unanimità. Il capogruppo Pdl Ignazio Zullo ha preannunciato emendamenti, in particolare con riferimento alla istituzione delle Agenzie regionali per la casa e l’abitare (ARCA) che andranno a sostituire gli IACP. Zullo propone in particolare l’istituzione di un’unica agenzia regionale articolata a livello provinciale con Unità operative territoriali dirette da un dirigente.
Il provvedimento (approvato con emendamenti) aggiorna la legislazione regionale preesistente (n. 54/1984), tenendo conto delle competenza esclusiva che hanno ora le Regioni in materia di edilizia residenziale pubblica.
Tra le innovazioni introdotte l’attribuzione di maggiori poteri ai Comuni in materia di assegnazione degli alloggi, in ossequio al principio di sussidiarietà; l’aggiornamento alle attuali condizioni socio economiche e standard abitativi dei punteggi da attribuire per la formazione delle graduatorie; l’attribuzione esclusivamente ai componenti il nucleo familiare della possibilità di subentro nell’alloggio; la fissazione di una penalità agli assegnatari che non aderiscono alla mobilità negli alloggi; l’introduzione dell’istituto della morosità incolpevole.
Per quanto riguarda le occupazioni e le cessioni illegali di alloggi l’assessore al ramo Angela Barbanente si è impegnata a presentare in Consiglio regionale la migliore formulazione possibile dell’articolo interessato, al fine di evitare il fenomeno delle occupazioni abusive e assicurare una gestione regolare degli alloggi. Questo aspetto è stato posto in particolare da Alfredo Cervellera (SEL) e Salvatore Negro (UDC) che hanno sottolineato come la legge regionale debba contenere direttive precise in materia, evitando di scaricare le responsabilità sui Comuni. L’esigenza di non stravolgere i contenuti del ddl nei lavori in Consiglio regionale è stata posta da Francesco Pastore (Gruppo misto – PSI).
Ignazio Zullo ha parlato di astensione tecnica preannunciando il probabile voto favorevole in consiglio. Angelo Laddomada ha posto l’aspetto relativo alla esigenza della manutenzione da parte di chi ha riscattato l’alloggio che spesso mal si concilia con le resistenze degli inquilini assegnatari. Di qui l’esigenza che la manutenzione venga garantita, in questa tipologia di situazioni, con fondi comunali o regionali. In attesa che questo aspetto venga chiarito Laddomada si è astenuto. Così come Giacnto Forte (Mep) che ha preannunziato emendamenti in consiglio e Antonio Camporeale (NCD) che ha parlato di punti ancora in sospeso della legge.
L’assessore Barbanente ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione del provvedimento, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui gli sfratti sono in aumento a causa delle difficoltà crescenti nel pagare i relativi canoni.
La V commissione ha anche incardinato il disegno di legge complementare sul “riordino delle funzioni amministrative in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale e riforma degli enti regionali nel settore”, approvandone anche l’art. 1 all’unanimità. Il capogruppo Pdl Ignazio Zullo ha preannunciato emendamenti, in particolare con riferimento alla istituzione delle Agenzie regionali per la casa e l’abitare (ARCA) che andranno a sostituire gli IACP. Zullo propone in particolare l’istituzione di un’unica agenzia regionale articolata a livello provinciale con Unità operative territoriali dirette da un dirigente.
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