di Nicola Zuccaro - Bari merita rispetto. E' il testo dello striscione esposto in Curva Nord durante la gara che ha visto i galletti prevalere per 1 a 0. Una città e una squadra. Lo slogan, nella sua interpretazione
letterale, presta ancora il fianco al legame (forse non più indissolubile come un tempo) che lega Bari al Bari.
Una prova lampante (oltre alla stessa forma di contestazione civile condotta da pochi intimi ma non massiccia a differenza di quanto avvenuto in occasione della manifestazione risalente allo scorso 14 febbraio) di questa incrinatura, la rottura di un maniglione a bordo di un Bus del n.20 dell'Amtab, ossia la linea che conduce dal centro cittadino al San Nicola.
L'episodio, verificatosi attorno alle 14.30 all'altezza di Via Generale Bellomo, è la fotografia di una città che merita prima ancora di una squadra il rispetto con la R maiuscola, a partire da quelle giovani generazioni balzate famigeratamente agli onori della cronaca perchè protagoniste di atti teppistici.
Essi, nella fattispecie di quanto accaduto nel primo pomeriggio del 22 febbraio, non fanno bene neanche all'immagine sportiva, di stretta appartenenza all'As Bari.
Una prova lampante (oltre alla stessa forma di contestazione civile condotta da pochi intimi ma non massiccia a differenza di quanto avvenuto in occasione della manifestazione risalente allo scorso 14 febbraio) di questa incrinatura, la rottura di un maniglione a bordo di un Bus del n.20 dell'Amtab, ossia la linea che conduce dal centro cittadino al San Nicola.
L'episodio, verificatosi attorno alle 14.30 all'altezza di Via Generale Bellomo, è la fotografia di una città che merita prima ancora di una squadra il rispetto con la R maiuscola, a partire da quelle giovani generazioni balzate famigeratamente agli onori della cronaca perchè protagoniste di atti teppistici.
Essi, nella fattispecie di quanto accaduto nel primo pomeriggio del 22 febbraio, non fanno bene neanche all'immagine sportiva, di stretta appartenenza all'As Bari.