KIEV - "Le azioni russe in Ucraina violano i principi e i valori che animano il G7 e il G8. Quindi - afferma il G7 - abbiamo deciso per il momento di sospendere la nostra partecipazione alle attività connesse alla preparazione del G8 di giugno a Sochi, fino a quando non tornerà il clima in cui il G8 sia in grado di avere una discussione significativa.
"Una decisione che non è in alcun modo motivata" è la reazione della Russia, affidata al portavoce del ministero degli Esteri Alexander Lukashevich: "E'difettosa, non solo politicamente, ma anche in contrasto con i principi di impegno costruttivo di questo formato, basato sulle capacità del Gruppo degli Otto, per lo sviluppo, la stabilità globale e la lotta contro le minacce e le sfide transfrontaliere" ha detto Lukashevich.
Proseguono intanto frenetiche le attività della diplomazia internazionale per scongiurare il conflitto in Crimea, passata ormai sotto il controllo militare russo. L'attuale situazione in Ucraina non è ancora "di conflitto reale", quindi "si può ancora tornare indietro", ha dichiarato in mattinata il viceministro agli Esteri italiano Lapo Pistelli.
"Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa, e il presidente del Consiglio Ue e il presidente della Commissione Ie, ci uniamo oggi per condannare la chiara violazione della Russia della sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina". Così una nota congiunta del G7, diffusa dalla Casa Bianca.
All'annuncio degli Usa é seguito quello di Francia e Gran Bretagna. Entrambi hanno detto che non parteciperanno alle riunioni preparatorie per il G8 di Sochi a giugno, a causa dell'escalation militare russa in Ucraina.
Il Canada, da parte sua, ha minacciato di boicottare il G8 e ha richiamato il suo ambasciatore.
OBAMA, RUSSIA FA ERRORE STORICO - Il mondo e' unito nell'affermare che in Ucraina la Russia ha violato il diritto internazionale, ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo che Mosca e' "dal lato sbagliato della storia".
Gli Stati Uniti stanno considerando misure economiche per isolare la Russia, ha detto ancora Obama, ricevendo alla Casa Bianca il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
KERRY: RUSSIA RISCHIA POSTO IN G8 - La Russia rischia il suo posto all'interno del G8. Lo ha detto il Segretario di Stato americano, John Kerry, aggiungendo che ''l'invasione russa in Crimea potrebbe avere gravissime conseguenze come la messa al bando ai visti, il congelamento dei beni e isolamento commerciale". Ricordando che la Nato e' ''profondamente preoccupata dalla situazione'', Kerry sottolinea che ''l'ultima cosa che gli Usa vogliono e' un'azione militare''.
LA TELEFONATA - Drammatica telefonata di 90 minuti tra Putin e Obama, con il presidente russo che ha ribadito la volonta' di proteggere i propri interessi in Ucraina e il presidente Usa che ha condannato l'intervento militare russo e annunciando l'assenza degli Stati Uniti dalle riunione preparatorie del G8
Preoccupa sempre più la comunità internazionale la crisi tra Ucraina e Russia. Il neo premier della Crimea, Sergiy Aksyonov, ha chiesto aiuto direttamente a Vladimir Putin per restaurare "la pace e la calma" nella regione autonoma a maggioranza russa dove spirano venti secessionisti dopo la deposizione del presidente ucraino Viktor Yanukovich. Quasi immediata la replica del Cremlino che assicura: "La richiesta non sarà ignorata da Mosca".
Intanto il nuovo capo del governo della regione ha inoltre annunciato che è stato anticipato dal 25 maggio al 30 marzo il referendum sulla secessione dall'Ucraina, mentre la Duma, la Camera Bassa del Parlamento russo, ha chiesto a Putin di "proteggere con ogni mezzo" la popolazione della Crimea. Sono seimila i soldati inviati dalla Russia in Crimea e 30 blindati, denuncia intanto il ministro della Difesa di Kiev. Igor Peniuouk ha spiegato che Mosca ha iniziato a inviare rinforzi senza "preavviso nè permesso dell'Ucraina, contravvenendo ai principi di non ingerenza nelle vicende degli stati di frontiera".
Alcuni testimoni inoltre riferiscono che gruppi di cosacchi stanno pattugliando, assieme a forze della Crimea, il chekpoint nei pressi della città di Armiansk, lungo la linea che segna l'inizio della penisola sul Mar Nero. ll quartier generale della guardia costiera ucraina a Sebastopoli, è sotto assedio da parte di 300 uomini armati che affermano essere stati inviati dal ministro della Difesa russo con l'ordine di occupare il sito.
PAPA FRANCESCO, SOSTENERE OGNI TENTATIVO DI DIALOGO - L'Ucraina "sta vivendo una situazione delicata.Mentre auspico che tutte le componenti del Paese si adoperino per superare incomprensioni e costruire insieme il futuro della Nazione, rivolgo alla comunità internazionale un accorato appello: sostenga ogni iniziativa per dialogo e concordia". Così Papa Francesco a riguardo dell'escalation militare russa in Ucraina.
L'APPELLO DI OBAMA - ''Siamo profondamente preoccupati. Ogni intervento in Crimea sarebbe una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina''. E' il commento di Barack Obama sugli ultimi drammatici sviluppi sulla crisi ucraina.
"La situazione è fluida: abbiamo contatti continui con le autorità russe", ha aggiunto Obama, che poi ha sottolineato: "Un intervento russo in Ucraina avrebbe un costo". Barack Obama ha sottolineato che un intervento armato ad opera della Russia avrebbe "delle conseguenze", senza però specificare di che natura. Tuttavia, ha detto Obama "sarebbe profondamente destabilizzante per l'Ucraina e potenzialmente pericoloso". Il presidente Usa ha quindi ribadito che gli Stati Uniti appoggiano "la sovranità territoriale dell'Ucraina".
Gli Stati Uniti vedono movimenti militari russi in Crimea "via aria e via mare". Lo hanno detto alle tv Usa fonti dell'amministrazione Obama.
"Una decisione che non è in alcun modo motivata" è la reazione della Russia, affidata al portavoce del ministero degli Esteri Alexander Lukashevich: "E'difettosa, non solo politicamente, ma anche in contrasto con i principi di impegno costruttivo di questo formato, basato sulle capacità del Gruppo degli Otto, per lo sviluppo, la stabilità globale e la lotta contro le minacce e le sfide transfrontaliere" ha detto Lukashevich.
Proseguono intanto frenetiche le attività della diplomazia internazionale per scongiurare il conflitto in Crimea, passata ormai sotto il controllo militare russo. L'attuale situazione in Ucraina non è ancora "di conflitto reale", quindi "si può ancora tornare indietro", ha dichiarato in mattinata il viceministro agli Esteri italiano Lapo Pistelli.
"Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa, e il presidente del Consiglio Ue e il presidente della Commissione Ie, ci uniamo oggi per condannare la chiara violazione della Russia della sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina". Così una nota congiunta del G7, diffusa dalla Casa Bianca.
All'annuncio degli Usa é seguito quello di Francia e Gran Bretagna. Entrambi hanno detto che non parteciperanno alle riunioni preparatorie per il G8 di Sochi a giugno, a causa dell'escalation militare russa in Ucraina.
Il Canada, da parte sua, ha minacciato di boicottare il G8 e ha richiamato il suo ambasciatore.
OBAMA, RUSSIA FA ERRORE STORICO - Il mondo e' unito nell'affermare che in Ucraina la Russia ha violato il diritto internazionale, ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo che Mosca e' "dal lato sbagliato della storia".
Gli Stati Uniti stanno considerando misure economiche per isolare la Russia, ha detto ancora Obama, ricevendo alla Casa Bianca il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
KERRY: RUSSIA RISCHIA POSTO IN G8 - La Russia rischia il suo posto all'interno del G8. Lo ha detto il Segretario di Stato americano, John Kerry, aggiungendo che ''l'invasione russa in Crimea potrebbe avere gravissime conseguenze come la messa al bando ai visti, il congelamento dei beni e isolamento commerciale". Ricordando che la Nato e' ''profondamente preoccupata dalla situazione'', Kerry sottolinea che ''l'ultima cosa che gli Usa vogliono e' un'azione militare''.
LA TELEFONATA - Drammatica telefonata di 90 minuti tra Putin e Obama, con il presidente russo che ha ribadito la volonta' di proteggere i propri interessi in Ucraina e il presidente Usa che ha condannato l'intervento militare russo e annunciando l'assenza degli Stati Uniti dalle riunione preparatorie del G8
Preoccupa sempre più la comunità internazionale la crisi tra Ucraina e Russia. Il neo premier della Crimea, Sergiy Aksyonov, ha chiesto aiuto direttamente a Vladimir Putin per restaurare "la pace e la calma" nella regione autonoma a maggioranza russa dove spirano venti secessionisti dopo la deposizione del presidente ucraino Viktor Yanukovich. Quasi immediata la replica del Cremlino che assicura: "La richiesta non sarà ignorata da Mosca".
Intanto il nuovo capo del governo della regione ha inoltre annunciato che è stato anticipato dal 25 maggio al 30 marzo il referendum sulla secessione dall'Ucraina, mentre la Duma, la Camera Bassa del Parlamento russo, ha chiesto a Putin di "proteggere con ogni mezzo" la popolazione della Crimea. Sono seimila i soldati inviati dalla Russia in Crimea e 30 blindati, denuncia intanto il ministro della Difesa di Kiev. Igor Peniuouk ha spiegato che Mosca ha iniziato a inviare rinforzi senza "preavviso nè permesso dell'Ucraina, contravvenendo ai principi di non ingerenza nelle vicende degli stati di frontiera".
Alcuni testimoni inoltre riferiscono che gruppi di cosacchi stanno pattugliando, assieme a forze della Crimea, il chekpoint nei pressi della città di Armiansk, lungo la linea che segna l'inizio della penisola sul Mar Nero. ll quartier generale della guardia costiera ucraina a Sebastopoli, è sotto assedio da parte di 300 uomini armati che affermano essere stati inviati dal ministro della Difesa russo con l'ordine di occupare il sito.
Il presidente Usa Barack Obama |
L'APPELLO DI OBAMA - ''Siamo profondamente preoccupati. Ogni intervento in Crimea sarebbe una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina''. E' il commento di Barack Obama sugli ultimi drammatici sviluppi sulla crisi ucraina.
"La situazione è fluida: abbiamo contatti continui con le autorità russe", ha aggiunto Obama, che poi ha sottolineato: "Un intervento russo in Ucraina avrebbe un costo". Barack Obama ha sottolineato che un intervento armato ad opera della Russia avrebbe "delle conseguenze", senza però specificare di che natura. Tuttavia, ha detto Obama "sarebbe profondamente destabilizzante per l'Ucraina e potenzialmente pericoloso". Il presidente Usa ha quindi ribadito che gli Stati Uniti appoggiano "la sovranità territoriale dell'Ucraina".
Gli Stati Uniti vedono movimenti militari russi in Crimea "via aria e via mare". Lo hanno detto alle tv Usa fonti dell'amministrazione Obama.