MILANO - E' fissato al 25 marzo l'inizio del processo d'appello a carico di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, condannati il 19 giugno dell'anno scorso a un anno e otto mesi di carcere per omessa dichiarazione dei redditi (assolti invece per il reato di dichiarazione infedele dei redditi).
Il giudizio di secondo grado si svolgera' davanti ai giudici della Seconda Corte d'Appello e la pubblica accusa sara' rappresentata dal sostituto pg Gaetano Santamaria Amato. Le indagini su Dolce e Gabbana e su altri cinque amministratori del gruppo di moda, tra cui il fratello di Domenico Dolce, erano nate dopo un'indagine fiscale.
Ai due maestri della moda viene contestata una presunta evasione di circa 1 miliardo di euro (420 milioni a testa per i due stilisti e altri 200 milioni riferibili alla societa') attraverso la costituzione di una societa' lussemburghese, la 'Gado', "di fatto gestita dall'Italia ma proprietaria dei marchi del gruppo, in modo che i proventi derivanti dallo sfruttamento del brand venissero tassati all'estero e non in Italia". Complesso l'iter che ha portato al nuovo processo d'Appello. (FONTE: AGI)
Il giudizio di secondo grado si svolgera' davanti ai giudici della Seconda Corte d'Appello e la pubblica accusa sara' rappresentata dal sostituto pg Gaetano Santamaria Amato. Le indagini su Dolce e Gabbana e su altri cinque amministratori del gruppo di moda, tra cui il fratello di Domenico Dolce, erano nate dopo un'indagine fiscale.
Ai due maestri della moda viene contestata una presunta evasione di circa 1 miliardo di euro (420 milioni a testa per i due stilisti e altri 200 milioni riferibili alla societa') attraverso la costituzione di una societa' lussemburghese, la 'Gado', "di fatto gestita dall'Italia ma proprietaria dei marchi del gruppo, in modo che i proventi derivanti dallo sfruttamento del brand venissero tassati all'estero e non in Italia". Complesso l'iter che ha portato al nuovo processo d'Appello. (FONTE: AGI)
Tags
CRONACA