De Biasi: "Dati Istat su sanità e pressione fiscale: una Puglia che non brilla"

BARI - "E’ una Puglia che non brilla, anche se il presidente Vendola continua a magnificare il suo operato ad onta del disagio sociale che invece caratterizza sempre più gli anni del suo governo.
Gli indicatori non sono teneri con la nostra Regione, anche perché probabilmente non si fanno ammaliare dal lessico del Presidente. E così da un lato c’è l’Istat che pone la Puglia al quart’ultimo posto nella graduatoria del reddito familiare e dall’altro c’è un dato che rende ancor più difficile la situazione: nel 2014 il prelievo fiscale regionale sarà pari a 270 milioni di euro.
Per usare una metafora calcistica, è come se la Puglia mentre lotta per non retrocedere, subisca una penalizzazione che la porti in serie B senza neanche potersi giocare la salvezza sul campo.
Naturalmente, il Presidente Vendola vede un’altra Regione: brillante, produttiva, felice. Eppure i numeri sono numeri, perché freddi e quindi incontestabili.
L’imposizione fiscale è diretta conseguenza dell’eterna situazione deficitaria della sanità, che come è noto prende l’80% del bilancio regionale. Vendola sostiene che finalmente i conti sono a posto, eppure continua a tassare i pugliesi con Irpef, Irap, addizionale sulla benzina e così via. La domanda sorge spontanea, come dicevano in televisione qualche anno addietro: se i conti sono realmente in pareggio, perché mai la Giunta non riduce la pressione fiscale?
E non vogliamo, per carità di patria, entrare nel merito della sanità pubblica regionale, che assomiglia molto ad un malato cronico, visto che anche nelle graduatorie tematiche per servizi offerti non solo non facciamo bella figura, ma siamo direttamente in zona retrocessione". A riferirlo in una nota il presidente de "La Puglia prima di tutto", Francesco De Biasi.

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