di Piero Ladisa – Bye bye Italia. Alessandro Diamanti saluta il 'Bel Paese' per dirigersi alla volta della Cina, ad attenderlo il Guangzhou società con cui ha sottoscritto un contratto triennale. Ad abbracciare 'Alino' nella sua nuova avventura professionale ci sarà Marcello Lippi, vecchia conoscenza del calcio italiano. Il tecnico viareggino ha voluto fortemente il talentuoso fantasista di Prato, spronando a più riprese il club di Canton a chiudere positivamente e in tempi rapidi la trattativa.
Una cessione che sa di autogol da parte del Bologna. Il club di Guaraldi avrebbe dovuto chiudere l’operazione entro fine gennaio, quando in Italia il mercato era ancora aperto, in modo tale da riuscire a coprire la “falla” lasciata aperta dalla partenza di Diamanti. Una situazione che complica ancor più i rapporti, già tesi, tra società e tifoseria. Senza dimenticare la classifica non certo esaltante in cui versano i felsinei, quartultimi a 18 punti.
Con la partenza di Diamanti la nostra Serie A perde un altro elemento di qualità , diventando oramai terra di passaggio e non più di consacrazione nonché meta ultima di maturazione dei calciatori come avveniva sino al recente passato.
“Sono contento di poter iniziare insieme alla mia famiglia questa nuova avventura e esperienza di vita. Ringrazio tutta la società : il presidente che ha capito la mia scelta, i miei compagni, il mister, lo staff, tutti i dipendenti e soprattutto la città di Bologna che in due anni mi ha fatto sentire importante in campo e fuori. Spero solo di essere riuscito in qualche modo a trasmettere il mio entusiasmo per il 23 che ho indossato dal primo all’ultimo giorno. Grazie Bologna, Alino”. Questo il messaggio con cui Diamanti si è congedato, ringraziando Bologna e la sua tifoseria.
La scelta di Diamanti, prettamente economica e di carattere familiare (la moglie è nata a Taipei da genitori cinesi), potrebbe avere ripercussioni in ottica azzurra vista la scarsa competitività della Chinese Super League. In estate si disputeranno i Mondiali in Brasile e la domanda sorge spontanea: Prandelli, nonostante l’estro e la classe, terrà in considerazione 'Alino' da qui siano a giugno? Non resta che attendere…