BARI - Il sindaco di Bari Michele Emiliano, nel corso della riunione convocata oggi in Prefettura su sua richiesta per discutere dell’emergenza abitativa, ha chiesto al Prefetto di sospendere gli sfratti per morosità incolpevole in modo da mettere il Comune nelle condizioni di fronteggiare caso per caso le urgenze. Sulla stessa linea l’assessore regionale Gianni Giannini, che ha proposto l’istituzione di una Commissione interistituzionale per la graduazione degli sfratti per morosità.
“La tensione generale sulla questione dell’emergenza abitativa è crescente - ha detto Emiliano - tutti gli sforzi che stiamo facendo, in termini di programmazione e realizzazione di nuovi alloggi di edilizia popolare, non reggono il ritmo del numero di sfratti effettuati attraverso il ricorso all’attività giudiziaria. Queste esecuzioni stanno mettendo a dura prova la capacità del Comune nel fronteggiare una marea incalzante di persone che rischia di perdere la casa o l’ha già persa”.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le iniziative in corso per affrontare l’emergenza, dalle misure regionali alla rete del welfare comunale: “Tutta la struttura del Gabinetto del Sindaco - ha proseguito Emiliano - accanto ai servizi sociali, è orientata ad aiutare le famiglie in stato di disagio. È necessario definire il profilo della cosiddetta “morosità incolpevole” in modo tale da consentire ai fondi regionali di essere messi a disposizione dei Comuni. Abbiamo verificato che per il Comune sarebbe più economico sostenere il pagamento degli affitti, mantenendo il nucleo nell’abitazione esistente, che non la ricollocazione e la presa in carico della famiglia sfrattata presso strutture pubbliche. Per questa ragione è necessario un approfondimento tecnico-giuridico che consenta al Comune di intervenire in tal senso, possibilità che attualmente non è contemplata dalla legge. La stessa impostazione, infatti, l’abbiamo già seguita per le famiglie che non sono in grado di portare avanti il pagamento delle rate dei mutui per sopraggiunte difficoltà economiche e, su questo fronte, stiamo lavorando per stipulare una convenzione con le banche, particolarmente innovativa, che aiuti le famiglie a non perdere la casa con l’aiuto attivo del Comune. Aggiungiamo che ci sono centinaia di immobili sfitti in città, facili da anagrafare anche grazie al monitoraggio tributario: abbiamo cercato di incentivare i proprietari a stipulare contratti di affitto agevolato concedendo vantaggi fiscali e, viceversa, scoraggiare chi tiene per lungo tempo gli immobili sfitti attraverso tributi più pesanti. Molti proprietari sono preoccupati per le lungaggini che occorrono per liberare l’immobile in caso di morosità e, siamo consapevoli, chiedere di rallentare la velocità degli sfratti, li indurrà probabilmente a fittare ancora meno”.
Resta comunque l’esigenza, evidenziata dal sindaco, di affrontare l’emergenza garantendo una gradualità degli sfratti che consenta all’amministrazione comunale di portarsi avanti con il Piano Casa che prevede la realizzazione di centinaia di nuove abitazioni popolari, che si aggiungono a quelle già costruite e consegnate negli anni passati.
Basti pensare che sulla graduatoria degli aventi diritto agli alloggi popolari del 2008 (che a breve sarà sostituita dalla nuova in via di approvazione definitiva) sono già 110 gli alloggi assegnati, mentre sono in via di ultimazione i 15 appartamenti in via Ferrara al San Paolo, sono state poste le fondamenta dei 36 appartamenti che sorgeranno in via Buozzi alla Stanic, sono in via di realizzazione gli 8 alloggi previsti a San Pio e partiranno in primavera i cantieri IACP per la realizzazione di 42 appartamenti a Carbonara e 112 alloggi a Sant’Anna nell’ambito dei mix di Japigia; quanto ai PIRP, a Japigia saranno realizzati altri 36 alloggi che si andranno ad aggiungere agli 84 già assegnati alle famiglie che per oltre 30 anni hanno vissuto nella case parcheggio di via Gentile, mentre a San Macello ne sono previsti altri 8.
“Dopo decenni di totale assenza di politiche della casa - ha concluso Michele Emiliano - la mia amministrazione ha avviato un imponente piano di costruzione di case pubbliche e attivato azioni di controllo incrociate a tutela dei diritti di quanti hanno effettivamente bisogno di un alloggio popolare”.
“La tensione generale sulla questione dell’emergenza abitativa è crescente - ha detto Emiliano - tutti gli sforzi che stiamo facendo, in termini di programmazione e realizzazione di nuovi alloggi di edilizia popolare, non reggono il ritmo del numero di sfratti effettuati attraverso il ricorso all’attività giudiziaria. Queste esecuzioni stanno mettendo a dura prova la capacità del Comune nel fronteggiare una marea incalzante di persone che rischia di perdere la casa o l’ha già persa”.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le iniziative in corso per affrontare l’emergenza, dalle misure regionali alla rete del welfare comunale: “Tutta la struttura del Gabinetto del Sindaco - ha proseguito Emiliano - accanto ai servizi sociali, è orientata ad aiutare le famiglie in stato di disagio. È necessario definire il profilo della cosiddetta “morosità incolpevole” in modo tale da consentire ai fondi regionali di essere messi a disposizione dei Comuni. Abbiamo verificato che per il Comune sarebbe più economico sostenere il pagamento degli affitti, mantenendo il nucleo nell’abitazione esistente, che non la ricollocazione e la presa in carico della famiglia sfrattata presso strutture pubbliche. Per questa ragione è necessario un approfondimento tecnico-giuridico che consenta al Comune di intervenire in tal senso, possibilità che attualmente non è contemplata dalla legge. La stessa impostazione, infatti, l’abbiamo già seguita per le famiglie che non sono in grado di portare avanti il pagamento delle rate dei mutui per sopraggiunte difficoltà economiche e, su questo fronte, stiamo lavorando per stipulare una convenzione con le banche, particolarmente innovativa, che aiuti le famiglie a non perdere la casa con l’aiuto attivo del Comune. Aggiungiamo che ci sono centinaia di immobili sfitti in città, facili da anagrafare anche grazie al monitoraggio tributario: abbiamo cercato di incentivare i proprietari a stipulare contratti di affitto agevolato concedendo vantaggi fiscali e, viceversa, scoraggiare chi tiene per lungo tempo gli immobili sfitti attraverso tributi più pesanti. Molti proprietari sono preoccupati per le lungaggini che occorrono per liberare l’immobile in caso di morosità e, siamo consapevoli, chiedere di rallentare la velocità degli sfratti, li indurrà probabilmente a fittare ancora meno”.
Resta comunque l’esigenza, evidenziata dal sindaco, di affrontare l’emergenza garantendo una gradualità degli sfratti che consenta all’amministrazione comunale di portarsi avanti con il Piano Casa che prevede la realizzazione di centinaia di nuove abitazioni popolari, che si aggiungono a quelle già costruite e consegnate negli anni passati.
Basti pensare che sulla graduatoria degli aventi diritto agli alloggi popolari del 2008 (che a breve sarà sostituita dalla nuova in via di approvazione definitiva) sono già 110 gli alloggi assegnati, mentre sono in via di ultimazione i 15 appartamenti in via Ferrara al San Paolo, sono state poste le fondamenta dei 36 appartamenti che sorgeranno in via Buozzi alla Stanic, sono in via di realizzazione gli 8 alloggi previsti a San Pio e partiranno in primavera i cantieri IACP per la realizzazione di 42 appartamenti a Carbonara e 112 alloggi a Sant’Anna nell’ambito dei mix di Japigia; quanto ai PIRP, a Japigia saranno realizzati altri 36 alloggi che si andranno ad aggiungere agli 84 già assegnati alle famiglie che per oltre 30 anni hanno vissuto nella case parcheggio di via Gentile, mentre a San Macello ne sono previsti altri 8.
“Dopo decenni di totale assenza di politiche della casa - ha concluso Michele Emiliano - la mia amministrazione ha avviato un imponente piano di costruzione di case pubbliche e attivato azioni di controllo incrociate a tutela dei diritti di quanti hanno effettivamente bisogno di un alloggio popolare”.