BARI - «E' necessario modificare il regolamento che disciplina la Valutazione ambientale strategica (Vas) dei piani e programmi urbanistici comunali in materia di avvio di singole opere, pena l'incongruenza con le leggi nazionali e un appesantimento irrazionale della macchina burocratica» è la proposta di modifica che il consigliere Giovanni Epifani (Pd) rivolge all'assessore al territorio Angela Barbanente.
Spiega Epifani: «Il codice dell'Ambiente (decreto legislativo n. 1527 del 2006) ha determinato che per le modifiche dei piani e dei programmi di pianificazione territoriale o per le variazioni della destinazione d'uso dei suoli che dipendono da provvedimenti di autorizzazione di singole opere, la Vas non risulta necessaria. Pertanto chiedo alla Barbanente di modificare l'articolo 7 del regolamento per i piani e programmi urbanistici comunali (n.1818 del 2013), in sintonia non solo con quanto deciso dal legislatore nazionale, ma anche con quanto già previsto dalle norme regionali (“Regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive” e successive delibere che ne hanno specificato le modalità di applicazione). Questa modifica garantirebbe un'ulteriore velocizzazione dell'iter burocratico, in accordo con quei criteri di semplificazione e snellimento che la Regione sta praticando su più fronti e che i cittadini ci richiedono continuamente».
Spiega Epifani: «Il codice dell'Ambiente (decreto legislativo n. 1527 del 2006) ha determinato che per le modifiche dei piani e dei programmi di pianificazione territoriale o per le variazioni della destinazione d'uso dei suoli che dipendono da provvedimenti di autorizzazione di singole opere, la Vas non risulta necessaria. Pertanto chiedo alla Barbanente di modificare l'articolo 7 del regolamento per i piani e programmi urbanistici comunali (n.1818 del 2013), in sintonia non solo con quanto deciso dal legislatore nazionale, ma anche con quanto già previsto dalle norme regionali (“Regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive” e successive delibere che ne hanno specificato le modalità di applicazione). Questa modifica garantirebbe un'ulteriore velocizzazione dell'iter burocratico, in accordo con quei criteri di semplificazione e snellimento che la Regione sta praticando su più fronti e che i cittadini ci richiedono continuamente».
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