di Marco Masciopinto - E’ appena rientrata in Italia sana e salva, dopo l’accaduto che l’ha vista coinvolta giorni fa a Sochi in Russia, la nazione in profondo contrasto con il mondo omossessuale. Domenica sera Vladimir Luxuria è stata trattenuta dalla polizia del posto e di seguito rilasciata, per aver sventolato una bandiera arcobaleno con la scritta in russo «Gay è ok». L’ex parlamentare pugliese era arrivata nella città russa insieme agli inviati Pio e Amedeo del programma tv «Le Iene» di Italia 1.
Qualche ora prima del suo arresto aveva pubblicato su Twitter una foto che la ritraeva davanti al parco olimpico con un ventaglio arcobaleno. «Sono a Sochi! - aveva scritto - Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!». Adesso rieccola qui felice e soddisfatta del suo urlo mondiale contro le discriminazioni ai gay indotte dalla Russia e dal governo Putin. In questa intervista esclusiva Vladi racconta le fasi dell’arresto ma apre una finestra anche sull’attuale situazione politica della nostra nazione e su Renzi dice:‘’E’ una delusione’’.
L’incubo ‘Sochi’ è finito…
‘’Sono felicissima di essere ritornata in Italia. Sono andata a Sochi insieme a Pio e Amedeo, foggiani come me e inviati del programma ‘Le Iene’, per sfidare la legge di Putin. Con noi c’era anche un operatore con una telecamera nascosta e abbiamo iniziato ad andare in giro per la città . Di certo non siamo passati inosservati anche per com’ero vestita’’.
Cosa indossavi?
‘’Andavo in giro con la bandiera dove era raffigurata la scritta ‘Essere gay è ok’. La prima volta che ero uscita da sola dall’hotel, la polizia russa mi ha beccata dicendomi di dargli la bandiera. Sono stata arrestata e poi di seguito rilasciata.
Ma non mi sono fermata: il giorno dopo ho rispolverato i miei vecchi vestiti da drag queen, con gonna lunga con strascico, orecchini, bracciali e ventaglio, tutto con i colori rainbow e mi sono recata al palco olimpico per assistere ad una partita di hockey. La polizia russa mi ha notata e mi ha ripreso nuovamente portandomi in caserma. Ma non è stato dichiarato il fermo. Grazie all’intervento del Ministro degli esteri Emma Bonino e di Imma Battaglia sono stata rilasciata. Al momento della liberazione, con i due inviati de ‘Le Iene’, siamo stati lasciati in mezzo ad una campagna, dispersi, non sapendo dove eravamo.
In terra Russia non sono gradita ma sono felicissima di aver urlato al mondo la mia battaglia’’.
Gli agenti sono stati aggressivi?
‘’Sono stati brutali e severi. Mi hanno strattonata’’.
La Russia ti conosce bene: già nel 2007 avevi creato una protesta contro il divieto del gaypride…
‘’Sì nel 2007 il leader russo Nikolay Alexeyev mi chiese di dargli una mano nella battaglia contro i diritti civili e insieme all’eurodeputato radicale Marco Cappato ed altri esponenti politici europei, ero stata aggredita da gruppi di nazionalisti ed ultra ortodossi’’.
Il tuo arresto è stato anche dibattito di polemiche: l’intervento del Console italiano per la tua liberazione doveva essere fatto anche con i Marò in India…
‘’Questa gente mi manda in bestia. Anch’io come loro sono una cittadina italiana e vorrei tanto che i due marò ritornassero in patria. Come giusto che sia devono essere processati ma credo che con la mia vicenda non c’entri proprio niente: sono due questioni completamente diverse. Hanno perfino detto che il Console Italiano abbia pagato per farmi ritornare in Italia ma non è stato così.
Perché queste persone che mi criticano non fanno quello che ho fatto io in Russia? Perché non vanno in India a protestare per far ritornare i marò in Italia dato che hanno preso così a cuore questa vicenda? Io sono andata a Sochi per difendere chi è come me. Ragazzi che vengono maltrattati a sangue e poi derisi solo perché omosessuali. Queste persone sono dei ‘rivoluzionari in pigiama’ brave solo a giudicare dietro ad un computer’’.
Ritorneresti in Parlamento?
‘’Mi fa schifo questo governo. Non ci credo più. E’ sempre la stessa situazione e non si fa nulla per cambiarla. Non ci ritornerò mai’’!
Matteo Renzi al governo. Sì o no?
‘’A me non piacciono le persone incoerenti e lui è una di queste. Quindi no! Mi ha deluso’’.
CONTACTS:
http://www.facebook.com/pages/Vladimir-Luxuria/108353235853209
Qualche ora prima del suo arresto aveva pubblicato su Twitter una foto che la ritraeva davanti al parco olimpico con un ventaglio arcobaleno. «Sono a Sochi! - aveva scritto - Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!». Adesso rieccola qui felice e soddisfatta del suo urlo mondiale contro le discriminazioni ai gay indotte dalla Russia e dal governo Putin. In questa intervista esclusiva Vladi racconta le fasi dell’arresto ma apre una finestra anche sull’attuale situazione politica della nostra nazione e su Renzi dice:‘’E’ una delusione’’.
L’incubo ‘Sochi’ è finito…
‘’Sono felicissima di essere ritornata in Italia. Sono andata a Sochi insieme a Pio e Amedeo, foggiani come me e inviati del programma ‘Le Iene’, per sfidare la legge di Putin. Con noi c’era anche un operatore con una telecamera nascosta e abbiamo iniziato ad andare in giro per la città . Di certo non siamo passati inosservati anche per com’ero vestita’’.
Cosa indossavi?
‘’Andavo in giro con la bandiera dove era raffigurata la scritta ‘Essere gay è ok’. La prima volta che ero uscita da sola dall’hotel, la polizia russa mi ha beccata dicendomi di dargli la bandiera. Sono stata arrestata e poi di seguito rilasciata.
Ma non mi sono fermata: il giorno dopo ho rispolverato i miei vecchi vestiti da drag queen, con gonna lunga con strascico, orecchini, bracciali e ventaglio, tutto con i colori rainbow e mi sono recata al palco olimpico per assistere ad una partita di hockey. La polizia russa mi ha notata e mi ha ripreso nuovamente portandomi in caserma. Ma non è stato dichiarato il fermo. Grazie all’intervento del Ministro degli esteri Emma Bonino e di Imma Battaglia sono stata rilasciata. Al momento della liberazione, con i due inviati de ‘Le Iene’, siamo stati lasciati in mezzo ad una campagna, dispersi, non sapendo dove eravamo.
In terra Russia non sono gradita ma sono felicissima di aver urlato al mondo la mia battaglia’’.
Gli agenti sono stati aggressivi?
‘’Sono stati brutali e severi. Mi hanno strattonata’’.
La Russia ti conosce bene: già nel 2007 avevi creato una protesta contro il divieto del gaypride…
‘’Sì nel 2007 il leader russo Nikolay Alexeyev mi chiese di dargli una mano nella battaglia contro i diritti civili e insieme all’eurodeputato radicale Marco Cappato ed altri esponenti politici europei, ero stata aggredita da gruppi di nazionalisti ed ultra ortodossi’’.
Il tuo arresto è stato anche dibattito di polemiche: l’intervento del Console italiano per la tua liberazione doveva essere fatto anche con i Marò in India…
‘’Questa gente mi manda in bestia. Anch’io come loro sono una cittadina italiana e vorrei tanto che i due marò ritornassero in patria. Come giusto che sia devono essere processati ma credo che con la mia vicenda non c’entri proprio niente: sono due questioni completamente diverse. Hanno perfino detto che il Console Italiano abbia pagato per farmi ritornare in Italia ma non è stato così.
Perché queste persone che mi criticano non fanno quello che ho fatto io in Russia? Perché non vanno in India a protestare per far ritornare i marò in Italia dato che hanno preso così a cuore questa vicenda? Io sono andata a Sochi per difendere chi è come me. Ragazzi che vengono maltrattati a sangue e poi derisi solo perché omosessuali. Queste persone sono dei ‘rivoluzionari in pigiama’ brave solo a giudicare dietro ad un computer’’.
Ritorneresti in Parlamento?
‘’Mi fa schifo questo governo. Non ci credo più. E’ sempre la stessa situazione e non si fa nulla per cambiarla. Non ci ritornerò mai’’!
Matteo Renzi al governo. Sì o no?
‘’A me non piacciono le persone incoerenti e lui è una di queste. Quindi no! Mi ha deluso’’.
CONTACTS:
http://www.facebook.com/pages/Vladimir-Luxuria/108353235853209