BARI - Predisporre ricoveri temporanei nell’ex caserma Rossani, così da assicurare un alloggio dignitoso ai senza fissa dimora, almeno fino a quando non si troveranno altre soluzioni o quantomeno per i mesi invernali. È la proposta di Marco Cornaro, candidato sindaco della lista civica “Polo Barese”. “Il Sindaco si faccia promotore di un’azione in sinergia con la Protezione Civile finalizzata a fronteggiare quella che a tutti gli effetti è un’emergenza che riguarda la nostra città, l’emergenza abitativa, appunto, che sta mettendo in ginocchio le fasce più deboli della popolazione. L’ex caserma Rossani dispone di una superficie di ben 8 ettari sulla quale potrebbero trovare collocazione molti alloggi temporanei. Mi farò concretamente promotore di questa proposta sin da subito”.
“Tra ordinanza di sfratto e marcia indietro, agibilità o non agibilità, il governo Emiliano, forse distratto dalla competizione elettorale, sta dimostrando di avere le idee poco chiare rispetto a questa vicenda, un dramma sociale che merita ben altra attenzione”, aggiunge Cornaro, che poi allarga il campo agli altri edifici pubblici in disuso, sia comunali che di altri enti, come l’ex istituto nautico di via Abate Gimma, l’ex ospedale Bonomo, il Ferrhotel e l’ex casa del profugo, questi ultimi due già occupati, come peraltro la Rossani. “Perché non si recuperano quegli edifici e si destinano alle famiglie bisognose? Finora non è stato fatto per nefanda trascuratezza dell’amministrazione comunale o perché sulla aree occupate da questi immobili si concentrano interessi ben diversi e scopi molto meno nobili? In entrambi i casi sarebbe gravissimo. E nel frattempo cresce la rabbia sociale, con tanti baresi che non hanno un tetto sotto il quale dormire e vedono i loro edifici pubblici abbandonati”.
“Tra ordinanza di sfratto e marcia indietro, agibilità o non agibilità, il governo Emiliano, forse distratto dalla competizione elettorale, sta dimostrando di avere le idee poco chiare rispetto a questa vicenda, un dramma sociale che merita ben altra attenzione”, aggiunge Cornaro, che poi allarga il campo agli altri edifici pubblici in disuso, sia comunali che di altri enti, come l’ex istituto nautico di via Abate Gimma, l’ex ospedale Bonomo, il Ferrhotel e l’ex casa del profugo, questi ultimi due già occupati, come peraltro la Rossani. “Perché non si recuperano quegli edifici e si destinano alle famiglie bisognose? Finora non è stato fatto per nefanda trascuratezza dell’amministrazione comunale o perché sulla aree occupate da questi immobili si concentrano interessi ben diversi e scopi molto meno nobili? In entrambi i casi sarebbe gravissimo. E nel frattempo cresce la rabbia sociale, con tanti baresi che non hanno un tetto sotto il quale dormire e vedono i loro edifici pubblici abbandonati”.
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