Ex Lsu Scuola, Stefàno: “Risorse Miur insufficienti, accordi enti-aziende non rispettati: Letta risolva situazione degenerata"
BARI - “Ex Lsu, in Puglia la situazione sta degenerando e rischia di sfuggire di mano: l'azienda che si è aggiudicata la gara non rispetta gli accordi, confermando solo una parte dei lavoratori. La Regione cerca di tamponare la situazione, ma non ha gli strumenti per poterla risolvere”. Il senatore Dario Stefàno torna nuovamente sulla vicenda dei lavoratori ex LSU e dell'area appalti storici del settore scolastico, chiedendo ancora una volta un interessamento diretto del presidente Letta.
“Dalla fine di febbraio – sottolinea Stefàno - questi lavoratori si ritroveranno con salari da fame, parliamo di migliaia di famiglie per lo più monoreddito. L'atteggiamento del Governo non può essere quello di tagliare la spesa ad ogni costo con buona pace dell'occupazione, delle retribuzioni e della qualità dei servizi che interessano aule, mense e corridoi che i nostri figli frequentano tutti i giorni”.
“Il comma 748 della Legge di Stabilità - aggiunge - prevedeva l'apertura di un tavolo di confronto per la condivisione delle soluzioni a tutela dell'occupazione e della tenuta del reddito dei lavoratori. Tavolo, però, che è stato avviato incomprensibilmente senza il coinvolgimento delle singole Regioni interessate, che vivono ogni giorno la drammaticità della situazione e che pertanto avrebbero potuto fornire un contributo prezioso alla discussione”.
“Peraltro, le risorse del MIUR – conclude Stefàno - sembrano non essere sufficienti a coprire tutto il periodo dal 1 gennaio al 28 febbraio 2014: elemento che destabilizza ancor di più e non contribuisce a rasserenare gli animi. E' necessario e non più rinviabile un intervento del Governo ed un interessamento diretto del premier”.
“Dalla fine di febbraio – sottolinea Stefàno - questi lavoratori si ritroveranno con salari da fame, parliamo di migliaia di famiglie per lo più monoreddito. L'atteggiamento del Governo non può essere quello di tagliare la spesa ad ogni costo con buona pace dell'occupazione, delle retribuzioni e della qualità dei servizi che interessano aule, mense e corridoi che i nostri figli frequentano tutti i giorni”.
“Il comma 748 della Legge di Stabilità - aggiunge - prevedeva l'apertura di un tavolo di confronto per la condivisione delle soluzioni a tutela dell'occupazione e della tenuta del reddito dei lavoratori. Tavolo, però, che è stato avviato incomprensibilmente senza il coinvolgimento delle singole Regioni interessate, che vivono ogni giorno la drammaticità della situazione e che pertanto avrebbero potuto fornire un contributo prezioso alla discussione”.
“Peraltro, le risorse del MIUR – conclude Stefàno - sembrano non essere sufficienti a coprire tutto il periodo dal 1 gennaio al 28 febbraio 2014: elemento che destabilizza ancor di più e non contribuisce a rasserenare gli animi. E' necessario e non più rinviabile un intervento del Governo ed un interessamento diretto del premier”.
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