BARI - “E così, come da tempo sospettavamo, il dopo-Vendola è già iniziato. Per il Governatore ancora in carica, che lo ha capito con largo anticipo dato l’atteggiamento di diversi esponenti della sua stessa maggioranza non allineati e coperti, al punto da spingersi addirittura a ventilare le dimissioni (secondo retroscena raccontati dai media); e soprattutto per il Partito democratico, che ha formalmente aperto le danze per la sua successione senza interpellare il diretto interessato e senza stracciarsi le vesti per il dolore: evidentemente il sollievo è maggiore del rimpianto”.
Maurizio Friolo, capogruppo del Nuovo Centro Destra in consiglio regionale, auspica “un canto del cigno almeno decoroso, risparmiando alla Puglia e ai pugliesi un triste spettacolo di diatribe quotidiane, regolamenti di conti e polemiche velenose tra presunti alleati".
"Le campagne elettorali alle porte non possono e non devono far dimenticare il pesante fardello di emergenze a ogni livello che il governo Vendola ha amplificato - sottolinea - che lo stesso Partito democratico indirettamente oggi rimarca puntando sulla discontinuità per l’immediato futuro. Una lenta agonia sarebbe il peggior modo per concludere un doppio mandato decisamente dimenticabile, e lascerebbe ai successori un’eredità ancor più disastrosa: il centrosinistra si concentri piuttosto sul presente, allora, nell’interesse dei cittadini da tempo stufi del canto della sirena vendoliana - che non ammalia più nemmeno i suoi alleati/avversari - e che continuano ad attendere da anni risposte che non sono mai arrivate” conclude Friolo.
Maurizio Friolo, capogruppo del Nuovo Centro Destra in consiglio regionale, auspica “un canto del cigno almeno decoroso, risparmiando alla Puglia e ai pugliesi un triste spettacolo di diatribe quotidiane, regolamenti di conti e polemiche velenose tra presunti alleati".
"Le campagne elettorali alle porte non possono e non devono far dimenticare il pesante fardello di emergenze a ogni livello che il governo Vendola ha amplificato - sottolinea - che lo stesso Partito democratico indirettamente oggi rimarca puntando sulla discontinuità per l’immediato futuro. Una lenta agonia sarebbe il peggior modo per concludere un doppio mandato decisamente dimenticabile, e lascerebbe ai successori un’eredità ancor più disastrosa: il centrosinistra si concentri piuttosto sul presente, allora, nell’interesse dei cittadini da tempo stufi del canto della sirena vendoliana - che non ammalia più nemmeno i suoi alleati/avversari - e che continuano ad attendere da anni risposte che non sono mai arrivate” conclude Friolo.
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