BARI - “Spinelli diceva: ‘La via da percorrere non e' facile, ne' sicura. Ma deve essere percorsa e lo sara'’. L’Europa e' difficile e in questi anni ha dimostrato molti limiti ma non ci sono alternative e per noi resta un punto di riferimento fondamentale. Nel suo intervento, presidente, lei ha dedicato molto spazio all'Europa e al suo ruolo decisivo per la prospettiva del nostro Paese. Siamo d'accordo con lei e siamo consapevoli che saremo piu' forti se dimostreremo di essere credibili e capaci di costruire un sistema politico ed istituzionale stabile”. E’ quanto ha detto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, Michele Bordo, intervenendo in aula durante il dibattito sulla fiducia al governo Renzi.
“Sono molto preoccupato per quello che accadra' alle prossime europee, - ha detto Bordo - rischiamo di avere uno dei parlamenti piu' anti europei della storia. Sono passati, infatti, solo i limiti e gli errori dell’Ue e non anche i risultati positivi che pure il nostro Paese ha ottenuto grazie all'Europa. Risultati che dovremmo rivendicare con maggiore orgoglio. E il semestre di presidenza italiana costituisce un passaggio fondamentale non soltanto per riaffermare il ruolo centrale e il prestigio del nostro Paese ma anche e soprattutto per contribuire al rilancio del processo di integrazione europea”.
“A questo scopo e' necessario che il governo concentri la propria azione su alcuni obiettivi: impegni concreti per il rilancio della crescita e dell’occupazione; avvio del processo di riforma dell’Unione in senso federale e democratico; una migliore spesa dei fondi strutturali per non commettere gli errori del passato cioe' piccoli interventi utili solo a piantare bandierine non certo a rilanciare il Paese. E ancora chiudere, prima che cominci il semestre italiano, gran parte delle procedure di infrazione”.
“Anche per questo bisognerebbe correggere una scelta secondo me sbagliata: quella di non nominare il ministro per gli Affari europei perche’ e' fondamentale avere una persona che si dedichi a tempo pieno ai dossier sull’Europa” ha concluso Bordo.
“Sono molto preoccupato per quello che accadra' alle prossime europee, - ha detto Bordo - rischiamo di avere uno dei parlamenti piu' anti europei della storia. Sono passati, infatti, solo i limiti e gli errori dell’Ue e non anche i risultati positivi che pure il nostro Paese ha ottenuto grazie all'Europa. Risultati che dovremmo rivendicare con maggiore orgoglio. E il semestre di presidenza italiana costituisce un passaggio fondamentale non soltanto per riaffermare il ruolo centrale e il prestigio del nostro Paese ma anche e soprattutto per contribuire al rilancio del processo di integrazione europea”.
“A questo scopo e' necessario che il governo concentri la propria azione su alcuni obiettivi: impegni concreti per il rilancio della crescita e dell’occupazione; avvio del processo di riforma dell’Unione in senso federale e democratico; una migliore spesa dei fondi strutturali per non commettere gli errori del passato cioe' piccoli interventi utili solo a piantare bandierine non certo a rilanciare il Paese. E ancora chiudere, prima che cominci il semestre italiano, gran parte delle procedure di infrazione”.
“Anche per questo bisognerebbe correggere una scelta secondo me sbagliata: quella di non nominare il ministro per gli Affari europei perche’ e' fondamentale avere una persona che si dedichi a tempo pieno ai dossier sull’Europa” ha concluso Bordo.
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