Il derby non accontenta nessuno: Lazio-Roma termina 0 a 0

di Andrea Stano - Derby numero 142 in campionato (49 i successi appannaggio della Roma, 37 quelli della Lazio). All’andata i figli della lupa, che venivano come in questo caso (senza considerare la partita rinviata contro il Parma) da tre vittorie consecutive, si imposero per due reti a zero (a segno Balzaretti e Ljajic su calcio di rigore) contro una Lazio all’epoca ancora allenata da mister Petkovic.

Questo pomeriggio è andata in scena la stracittadina della capitale, una delle più sentite in assoluto, ma che non ha entusiasmato più di tanto il pubblico sportivo. Il match è finito 0 a 0.

Nella bolgia di un coloratissimo Olimpico il tecnico Garcia si affida all’uomo simbolo di Roma e della romanità, “Er Pupone” Francesco Totti (nove gol nel derby romano per lui, record assoluto) in un tridente completato dal giovane Florenzi e dal fulmine Gervinho, imprescindibile per l’allenatore francese.

Reja, che da quando è tornato a sedersi sulla panchina biancoazzurra non ha mai incassato una sconfitta in campionato (mentre ha dovuto arrendersi al Napoli in Coppa Italia), ritrova dopo i sei mesi di squalifica il capitano Mauri che, però, parte dalla panchina. Confermatissima la giovane promessa Keita al fianco di Miroslav Klose.

Giudice della gara, l’arbitro Daniele Orsato della sezione di Schio.

Andamento flemmatico a inizio gara; qualche errore e un pizzico di confusione lasciano trasparire un po’ di apprensione da parte di entrambe le formazioni.

Il primo squillo è laziale quando Lulic crossa tagliato per Klose che non arriva di un soffio sul pallone; sul versante opposto Maicon, autore di un eccellente primo tempo, fa partire un traversone a beneficio di Florenzi che, però, apre troppo il piatto destro e il pallone finisce sul fondo.

Nei primi venti minuti di gioco meglio la Lazio con Klose che semina il panico nella linea difensiva giallorosa. Roma forse provata dopo l’impegno settimanale in Tim Cup contro il Napoli.

Tuttavia sul finale della prima frazione di gara è clamorosa la palla gol per gli “ospiti” quando il solito Maicon suggerisce per Pjanic, inizialmente ispiratissimo, ma il bosniaco a pochi passi dalla linea di porta controlla maldestramente perdendo il tempo per la battuta a rete.

Finisce 0 a 0 un primo tempo dove vincono soltanto paura e imprecisioni. Da registrare un paio di conclusioni degne di nota dalla distanza di Francesco Totti e un gol giustamente annullato per fuorigioco alla scheggia Gervinho.
Nella ripresa fa il suo ingresso Stefano Mauri al posto dello spagnolo Keita.

Al settimo minuto fiammata di Gervinho che supera l’uomo sull’out di sinistra e da posizione defilata cerca l’incrocio ma Berisha non si fa sorprendere e smanaccia in corner.

Altra bella azione della Roma al nono quando Strootman rinuncia al tiro per servire Pjanic giunto a rimorchio ma l’ex Lione, che calcia di prima intenzione, non inquadra la porta.

Adesso la Lazio è schiacciatissima e ha notevoli difficoltà a ripartire.

Al 19esimo esordisce con la maglia romanista Michel Bastos. Proprio lui negli ultimi minuti avrebbe un paio di occasioni per sbloccare il risultato ma il match è destinato a concludersi a reti inviolate. Nemmeno gli ingressi di Ljajic e Destro stravolgono la partita.

Finisce così un derby non emozionantissimo con la solita Lazio quadrata di stampo “rejano” e una Roma, più in palla ma per nulla cinica, che non riesce ad approfittare del passo falso della Juve a Verona.

Rimangono così nove le distanze dei giallorossi dalla ciurma di Conte (ma la Roma ha una partita in meno) mentre la Lazio sale a quota 32 a tre lunghezze dalla zona Europa League.

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