di Piero Ladisa – Le polemiche sono sempre in agguato, pronte a scatenarsi in qualsiasi momento. In casa Juve, sino a domenica sera, regnava il sereno come giusto che fosse: vittoria allo Stadium ottenuta ai danni dell’Inter per 3-1 e primo posto rinsaldato in classifica a + 9 sulla Roma.
Da quest'oggi lo scenario è cambiato, smuovendo quella serenità oramai ultra consolidata. A tener banco è l’esclusione di Fabio Quagliarella dalla lista UEFA per l'Europa League, complice anche l'acquisto di Daniel Osvaldo nella sessione invernale di mercato che ha accresciuto a sei il numero degli attaccanti della Vecchia Signora presenti attualmente in rosa.
Un’esclusione mal digerita da Beppe Bozzo, procuratore dell’attaccante stabiese, che non le ha mandate a certo a dire al club bianconero: "Fabio meritava più rispetto, ma evidentemente quanto ha dato alla Juve in questi anni non conta così tanto. Il ragazzo non ha mai fatto polemiche, ma se stare zitti significa passare per fessi allora no... Dalla Juve, Fabio ha ricevuto molto, ma ha anche dato tanto, perfino un ginocchio".
La risposta della società di corso Galileo Ferraris non si è fatta attendere, arrivata per bocca di Beppe Marotta con dichiarazioni rilasciate all'Ansa: "Quagliarella e' un nostro tesserato, da sempre apprezzato per il suo lavoro e il suo contributo alla squadra. I regolamenti delle competizioni internazionali impongono scelte magari spiacevoli, ma obbligate, e così e' stato in questo caso. La sua esclusione dalla lista Uefa non può essere vissuta come una mancanza di rispetto, perchè così non è, come dimostra il fatto che il calciatore è stato preventivamente avvisato della decisione". L’amministratore delegato bianconero ha precisato che "Quagliarella non è fuori rosa e la Juventus non ha mai pensato di prendere una decisione di questo tipo perchè non ne sussistono i motivi. Il giocatore si è allenato a parte perchè reduce da una influenza e, quindi, ha svolto lavoro differenziato in palestra". Dure le parole nei confronti dell'entourage dell'attaccante campano: "Non mi risulta che procuratori dei calciatori abbiano titolo a esprimersi su scelte tecniche e societarie, motivo per cui ritengo assolutamente fuori luogo le dichiarazioni di Beppe Bozzo uscite sui quotidiani".
Uno scossone che sicuramente avrà ripercussioni in ottica mercato, generando così la cessione di Quagliarella. Il numero 27 bianconero è seguito dal Guangzhou, squadra allenata da Marcello Lippi. In Cina il mercato chiude i battenti a fine febbraio, tempo necessario per imbastire un’eventuale trattativa. Senza dimenticare la Lazio. Il club biancoceleste, per bocca del direttore sportivo Igli Tare, avrebbe strappato un si a Quagliarella in vista della prossima stagione.
Una cosa è certa: l'avventura di Quagliarella in maglia bianconera è ai titoli di coda.