di Alex Nardelli - Si potrebbe dire che il rullo compressore juventino è ripartito dopo il pari contro il Verona, se non fosse che non si è mai realmente fermato. La squadra di Conte ritorna a vincere 3-1 contro il Chievo e lo fa anche convincendo, nonostante un ennesimo blackout difensivo sul 2-0 bianconero che ha portato i clivensi ad accorciare su autogol del uruguaiano Caceres. I gol dei bianconeri sono stati invece realizzati da Asamoah, Marchisio e Llorente.
Ma a fare rumore non è tanto la vittoria della Vecchia Signora, quanto più le parole dell’allenatore Antonio Conte, che nella conferenza stampa del dopogara ne ha per tutti, per i giornalisti che a suo dire hanno organizzato una campagna specifica contro Giovinco, per i tifosi che hanno fischiato il piccolo attaccante della Juventus, autore ancora una volta di una prova deludente, e per Fabio Capello, che in settimana aveva avuto da ridire sulla scelta di Conte di annullare il giorno di riposo concesso alla squadra per strigliare i suoi dopo il rocambolesco pari contro il Verona. A Capello, che sosteneva quanto importante fosse il dialogo con i giocatori, l’attuale mister della Madama ha risposto piccato di guardare in casa propria e che la Juventus di allora era la più forte ma non la più bella.
Di positivo del match di ieri dei padroni di casa da segnalare la ritrovata grinta di molti uomini chiave quali Vidal, Asamoah e Marchisio. Il cileno dopo la prestazione da dimenticare contro il Verona che gli è costata la sfuriata del proprio allenatore, è ritornato il solito lottatore, sradicando palloni su palloni e risultando il migliore in campo. La sua presenza a centrocampo ieri, ha dato quella fisicità che abbinata alla classe di Pirlo e alla corsa di Marchisio ha permesso alla mediana bianconera di vincere quasi tutti i duelli. L’esterno ghanese invece conferma i suoi costanti progressi, che lo stanno vedendo ritornare protagonista, dopo un po’ di partite anonime. Ieri il gol e tanto movimento per l’ex Udinese, che se continua così potrà rivelarsi un’arma davvero importante per Conte. Infine il rientrante Marchisio, trova un altro gol pesantissimo e una partita in cui finalmente si rivede il bel centrocampista il quale un anno e mezzo fa, per la sua corsa, il suo tiro e i suoi inserimenti, era stato paragonato a Marco Tardelli.
Ciò che non va, invece, come già detto prima è il blackout che sul 2-0 ha di fatto rimesso in gioco il Chievo. L’autogol di Caceres, è stato si un colpo di sfortuna, ma anche la spia di una non perfetta prestazione del pacchetto arretrato, sia come posizione che come concentrazione dei difensori. Segno che nonostante tutto c’è ancora molto da lavorare per evitare questi preoccupanti cali di tensione.
La prossima gara la Juventus la disputerà contro il Trabzonspor in Europa League, una gara abbordabile per i bianconeri, che affronteranno una squadra nel caos, viste le dimissioni dell’allenatore Akcay, sostituito temporaneamente da Mandirali.
Ma a fare rumore non è tanto la vittoria della Vecchia Signora, quanto più le parole dell’allenatore Antonio Conte, che nella conferenza stampa del dopogara ne ha per tutti, per i giornalisti che a suo dire hanno organizzato una campagna specifica contro Giovinco, per i tifosi che hanno fischiato il piccolo attaccante della Juventus, autore ancora una volta di una prova deludente, e per Fabio Capello, che in settimana aveva avuto da ridire sulla scelta di Conte di annullare il giorno di riposo concesso alla squadra per strigliare i suoi dopo il rocambolesco pari contro il Verona. A Capello, che sosteneva quanto importante fosse il dialogo con i giocatori, l’attuale mister della Madama ha risposto piccato di guardare in casa propria e che la Juventus di allora era la più forte ma non la più bella.
Di positivo del match di ieri dei padroni di casa da segnalare la ritrovata grinta di molti uomini chiave quali Vidal, Asamoah e Marchisio. Il cileno dopo la prestazione da dimenticare contro il Verona che gli è costata la sfuriata del proprio allenatore, è ritornato il solito lottatore, sradicando palloni su palloni e risultando il migliore in campo. La sua presenza a centrocampo ieri, ha dato quella fisicità che abbinata alla classe di Pirlo e alla corsa di Marchisio ha permesso alla mediana bianconera di vincere quasi tutti i duelli. L’esterno ghanese invece conferma i suoi costanti progressi, che lo stanno vedendo ritornare protagonista, dopo un po’ di partite anonime. Ieri il gol e tanto movimento per l’ex Udinese, che se continua così potrà rivelarsi un’arma davvero importante per Conte. Infine il rientrante Marchisio, trova un altro gol pesantissimo e una partita in cui finalmente si rivede il bel centrocampista il quale un anno e mezzo fa, per la sua corsa, il suo tiro e i suoi inserimenti, era stato paragonato a Marco Tardelli.
Ciò che non va, invece, come già detto prima è il blackout che sul 2-0 ha di fatto rimesso in gioco il Chievo. L’autogol di Caceres, è stato si un colpo di sfortuna, ma anche la spia di una non perfetta prestazione del pacchetto arretrato, sia come posizione che come concentrazione dei difensori. Segno che nonostante tutto c’è ancora molto da lavorare per evitare questi preoccupanti cali di tensione.
La prossima gara la Juventus la disputerà contro il Trabzonspor in Europa League, una gara abbordabile per i bianconeri, che affronteranno una squadra nel caos, viste le dimissioni dell’allenatore Akcay, sostituito temporaneamente da Mandirali.