di Vittorio Polito - Per la collana «Bibliotechina di Tersite» è stato pubblicato dalla Levante Editori il volume di Mario Persano «La ricerca della Bellezza» (pp. 219+16 ill. - € 25).
L’autore insegna Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, dopo essere stato per lunghi anni docente di Storia e Filosofia nei Licei.
Il fine del testo è la ricerca della Bellezza come cammino educativo alla scoperta di sé, della realtà , dell’altro.
In un contesto epocale come quello che stiamo vivendo giornalmente, in cui giovani, maturi ed anziani ‘gettano la spugna’, ricorrendo ad un gesto estremo dalle molteplici implicazioni personali, il vostro cronista prende posizione e non si schiera con chi ritiene che togliersi la vita sia un atto di grandezza, ossia l’orgoglio di aver detto basta a tutti i doni della vita. I non pochi anni vissuti mi impongono di non accettare la teoria di chi sostiene che il suicidio sia un atto di debolezza e forza allo stesso tempo: debolezza di fronte alla vita, di forza di fronte alla morte.
Con questa premessa mi sono inoltrato nella lettura del testo di Persano e mi sono lasciato guidare e coinvolgere, senza per questo sentirmi a disagio, nel suo lucido, brillante, splendente, rigoroso, severo, intransigente ed indulgente allo stesso tempo, viaggio alla ricerca di quelle emozioni che si trovano solo quando si cerca la fonte della Bellezza.
Si tratta di un percorso che richiede applicazione e sacrificio e che induce a volare alto, con o senza fede, e che esige quello spirito di adesione che è l’essenza di tutte le cose. Seguendo Persano nel suo excursus ci si convince che solo riuscendo a badare al senso di tutto ciò che ci circonda arriveremo alla conclusione auspicata: le parole andranno al loro posto da sole seguendo l’evolversi delle situazioni.
Il prof. Borghesi, ordinario dell’Università di Perugia, che firma la presentazione del libro, con queste parole conclude il suo intervento : “La scuola, come l’Università , sono un meccanismo che non inchioda più nessuno. Persano con questo suo volume, che è esito di una esperienza educativa pluridecennale, vuole portarci oltre il ‘meccanismo’. Lo può fare perché la via regale della Bellezza contiene, nella sua attrattiva, il segreto per riscoprire, fuori dalla polvere e dalla noia, lo splendore del vero”.
Sarebbe un errore considerare questo volume un testo ‘religioso’ o di ‘protesta-controllata’: l’amore per il vivere e il piacere di vivere sono il senso del testo.
La dedica a don Luigi Giussani (1922-2005 ), il mitico sacerdote e teologo italiano fondatore del movimento ‘Comunione e Liberazione’, va oltre il significato terreno per prendere la strada della tolleranza, affinché ogni uomo possa giungere al Cielo seguendo la propria strada.
Un discorso a parte meritano gli scatti del fotoreporter Elio Sciacovelli, il quale, ‘plasmato’ dal Persano, ha reso grandiose delle semplici immagini fino a riempirne la nostra anima, la quale diventata grande anima si è paragonata alle nuvole, nel senso che ‘raccoglie’ per ‘versare’… sui beneficiati, tenuto conto che l’acqua è di una bellezza stratosferica.
Persano ha anche curato le didascalie di queste foto, rivelando una congeniale predisposizione verso la poesia, a mio avviso, di stampo pascoliano. Quella poesia famosa per trovare nelle cose il loro sorriso e le loro lacrime. Per riportare il tutto in una dimensione più laica mi sono ricordato di una frase di Bellow: ‘Il mestiere di poeta è roba da sgobboni, da femmine e da preti’. Il professor Persano, infatti, è un prete.
Nell’invitare i miei a cercare la bellezza concludo con una massima valida per qualsiasi ricerca vogliate intraprendere: “L‘oro può fare molto, ma la Bellezza di più”.
L’autore insegna Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, dopo essere stato per lunghi anni docente di Storia e Filosofia nei Licei.
Il fine del testo è la ricerca della Bellezza come cammino educativo alla scoperta di sé, della realtà , dell’altro.
In un contesto epocale come quello che stiamo vivendo giornalmente, in cui giovani, maturi ed anziani ‘gettano la spugna’, ricorrendo ad un gesto estremo dalle molteplici implicazioni personali, il vostro cronista prende posizione e non si schiera con chi ritiene che togliersi la vita sia un atto di grandezza, ossia l’orgoglio di aver detto basta a tutti i doni della vita. I non pochi anni vissuti mi impongono di non accettare la teoria di chi sostiene che il suicidio sia un atto di debolezza e forza allo stesso tempo: debolezza di fronte alla vita, di forza di fronte alla morte.
Con questa premessa mi sono inoltrato nella lettura del testo di Persano e mi sono lasciato guidare e coinvolgere, senza per questo sentirmi a disagio, nel suo lucido, brillante, splendente, rigoroso, severo, intransigente ed indulgente allo stesso tempo, viaggio alla ricerca di quelle emozioni che si trovano solo quando si cerca la fonte della Bellezza.
Si tratta di un percorso che richiede applicazione e sacrificio e che induce a volare alto, con o senza fede, e che esige quello spirito di adesione che è l’essenza di tutte le cose. Seguendo Persano nel suo excursus ci si convince che solo riuscendo a badare al senso di tutto ciò che ci circonda arriveremo alla conclusione auspicata: le parole andranno al loro posto da sole seguendo l’evolversi delle situazioni.
Il prof. Borghesi, ordinario dell’Università di Perugia, che firma la presentazione del libro, con queste parole conclude il suo intervento : “La scuola, come l’Università , sono un meccanismo che non inchioda più nessuno. Persano con questo suo volume, che è esito di una esperienza educativa pluridecennale, vuole portarci oltre il ‘meccanismo’. Lo può fare perché la via regale della Bellezza contiene, nella sua attrattiva, il segreto per riscoprire, fuori dalla polvere e dalla noia, lo splendore del vero”.
Sarebbe un errore considerare questo volume un testo ‘religioso’ o di ‘protesta-controllata’: l’amore per il vivere e il piacere di vivere sono il senso del testo.
La dedica a don Luigi Giussani (1922-2005 ), il mitico sacerdote e teologo italiano fondatore del movimento ‘Comunione e Liberazione’, va oltre il significato terreno per prendere la strada della tolleranza, affinché ogni uomo possa giungere al Cielo seguendo la propria strada.
Un discorso a parte meritano gli scatti del fotoreporter Elio Sciacovelli, il quale, ‘plasmato’ dal Persano, ha reso grandiose delle semplici immagini fino a riempirne la nostra anima, la quale diventata grande anima si è paragonata alle nuvole, nel senso che ‘raccoglie’ per ‘versare’… sui beneficiati, tenuto conto che l’acqua è di una bellezza stratosferica.
Persano ha anche curato le didascalie di queste foto, rivelando una congeniale predisposizione verso la poesia, a mio avviso, di stampo pascoliano. Quella poesia famosa per trovare nelle cose il loro sorriso e le loro lacrime. Per riportare il tutto in una dimensione più laica mi sono ricordato di una frase di Bellow: ‘Il mestiere di poeta è roba da sgobboni, da femmine e da preti’. Il professor Persano, infatti, è un prete.
Nell’invitare i miei a cercare la bellezza concludo con una massima valida per qualsiasi ricerca vogliate intraprendere: “L‘oro può fare molto, ma la Bellezza di più”.