L'appello per i marò pugliesi: “Riportiamoli a casa”

BARI - “Riportiamoli a casa”. Questo è il messaggio impresso sullo striscione, predisposto dal vice-presidente del Gruppo PDL-FI Saverio Congedo a favore dell’immediato rimpatrio dei due marò pugliesi trattenuti in India, che sarà esposto d’intesa con l’Ufficio di Presidenza sulla facciata del palazzo del Consiglio regionale della Puglia.
L’iniziativa di sensibilizzazione è stata presentata alla stampa dal Gruppo del PDL-FI.

Il capogruppo Ignazio Zullo ha introdotto i lavori manifestando sconcerto per quanto sta accadendo ai due militari della Marina, che in assenza di capi di imputazione attendono da due anni un giudizio. A questo si aggiunge la notizia di pochi minuti fa relativa all’ennesimo rinvio da parte della Corte Suprema indiana alla quale si è giunti dopo il forte richiamo del Presidente della Repubblica e del pressing da parte dell’Italia e dell’Europa.    
Il vice capogruppo Congedo, durante il suo intervento, ha evidenziato che l’obiettivo dell’iniziativa è di riportare a casa i nostri due corregionali, i fucilieri di Marina Girone e Latorre, che “illegittimamente sono trattenuti in India per aver compiuto il proprio dovere, nell’ambito della missione anti-pirateria, in territorio italiano qual è una nave battente la nostra bandiera in acque internazionali.

Durante la conferenza stampa è intervenuto il vicepresidente del Consiglio Nino Marmo che considera la vicenda un’offesa per l’Italia e del tutto negative e fuorvianti le polemiche su di essa.

Si sono susseguiti gli interventi dei consiglieri Giandiego Gatta, secondo cui ci giochiamo un ruolo in campo internazionale ed è il caso che l’Unione Europea agisca per rispetto dei Paesi che ne fanno parte; Antonio Scianaro che è stato testimone della forte sensibilità manifestata al caso marò nel corso della missione a Bruxelles presso le sedi istituzionali europee che hanno partecipato alla manifestazione di protesta e di richiesta affinché sia restituita la dignità umana ai due militari pugliesi. A concludere è stato il consigliere Pietro Lospinuso, che conoscendo personalmente la famiglia di uno dei due marò, perché tarantino come lui, si augura che il Governo giunga ad una soluzione definitiva e che possano ritornare a casa quanto prima.

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