ROMA - "Noi abbiamo non solo molti disoccuppati fra i giovani ma anche gli inattivi, gli inoccupati i cosiddetti Net, coloro che non studiano ne' lavorano". Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, intervenendo a "Prima di tutto" su Radio 1. "Ora, con la ripresa del ciclo economico, ci saranno molte persone, oggi scoraggiate, che si ripresenteranno sul mercato del lavoro, perche' vedranno nuove opportunita'.
E a questo punto - ha osservato - l'Istat li contera' come disoccupati, invece che come inattivi. Quindi, nelle prima fasi di ripresa del ciclo economico, il tasso di disoccupazione e' destinato ad aumentare. Ma questa potrebbe essere una buona notizia, nel momento in cui questa fase di ripresa riuscira' a creare nuovi posti di lavoro". I dati di dicembre, ha proseguito il ministro, "mostrano ad esempio che l'occupazione giovanile ha ripreso ad aumentare dopo molti mesi di calo. Questo e' in parte l'effetto degli incentivi per le assunzioni di giovani.
Vorrei ricordare che in 5 mesi abbiamo avuto 20 mila assunzioni di giovani e 20 mila assunzioni di donne e ultracinquantenni, grazie agli incentivi, quindi 40 mila nuovi posti di lavoro creati, e non sono pochissimi anche il panorama e' ancora sofferente; ma sono tutti segnali di inversione del ciclo. In questo senso, un economista direbbe: dobbiamo guardare soprattutto il numero di occupati perche questo e' il segnale che molti attendono, mentre molti inattivi, ripresentandosi sul mercato del lavoro faranno aumentare il numero dei disoccupati.
Anche negli Usa e' accaduta la stessa cosa, dopo che Obama ha fatto ripartire l'economia con il pacchetto di stimoli fiscali". A marzo, ha ricordato Giovannini, "partira' la 'garanzia giovani': uno sforzo straordinario che faremo, con il governo e con le regioni, per riattivare migliaia e migliaia di giovani che produrra' nel breve un aumento del tasso di disoccupazione ma anche una riduzione di quella inattivita' giovanile che e' cosi grave". (AGI) .
E a questo punto - ha osservato - l'Istat li contera' come disoccupati, invece che come inattivi. Quindi, nelle prima fasi di ripresa del ciclo economico, il tasso di disoccupazione e' destinato ad aumentare. Ma questa potrebbe essere una buona notizia, nel momento in cui questa fase di ripresa riuscira' a creare nuovi posti di lavoro". I dati di dicembre, ha proseguito il ministro, "mostrano ad esempio che l'occupazione giovanile ha ripreso ad aumentare dopo molti mesi di calo. Questo e' in parte l'effetto degli incentivi per le assunzioni di giovani.
Vorrei ricordare che in 5 mesi abbiamo avuto 20 mila assunzioni di giovani e 20 mila assunzioni di donne e ultracinquantenni, grazie agli incentivi, quindi 40 mila nuovi posti di lavoro creati, e non sono pochissimi anche il panorama e' ancora sofferente; ma sono tutti segnali di inversione del ciclo. In questo senso, un economista direbbe: dobbiamo guardare soprattutto il numero di occupati perche questo e' il segnale che molti attendono, mentre molti inattivi, ripresentandosi sul mercato del lavoro faranno aumentare il numero dei disoccupati.
Anche negli Usa e' accaduta la stessa cosa, dopo che Obama ha fatto ripartire l'economia con il pacchetto di stimoli fiscali". A marzo, ha ricordato Giovannini, "partira' la 'garanzia giovani': uno sforzo straordinario che faremo, con il governo e con le regioni, per riattivare migliaia e migliaia di giovani che produrra' nel breve un aumento del tasso di disoccupazione ma anche una riduzione di quella inattivita' giovanile che e' cosi grave". (AGI) .