VENEZIA - Veneto in ginocchio per il maltempo. E' l'area di Terrazzo Veronese a destare le maggiori preoccupazioni, come riporta il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta: l'eccezionale piena del fiume Fratta, il cui alveo non ha piu' capienza idrica, ha costretto, infatti, ad interrompere il sollevamento delle acque di pioggia da parte delle centrali idrovore in un territorio orograficamente depresso. Si susseguono cosi' gli allagamenti, soprattutto nei campi, ma la precaria situazione minaccia anche alcune abitazioni. Dopo la grande paura della notte trascorsa, pare invece indirizzarsi verso un lento ritorno alla normalita' la situazione idraulica nel Basso Vicentino dove le acque degli scoli Liona, Nina e Ronego hanno ripreso a scorrere all'interno degli alvei, pur sfiorando il limite massimo.
Analoga situazione sta registrandosi a Vicenza per il fiume Retrone, protagonista della piena massima mai raggiunta a memoria storica; pur in una situazione di evidente criticita', si segnala la determinante tenuta degli argini, oggetto di una fortissima pressione. Il rischio di improvvisi cedimenti, pero', non e' scongiurato e prosegue il monitoraggio costante delle autorita' competenti.
Analoga situazione sta registrandosi a Vicenza per il fiume Retrone, protagonista della piena massima mai raggiunta a memoria storica; pur in una situazione di evidente criticita', si segnala la determinante tenuta degli argini, oggetto di una fortissima pressione. Il rischio di improvvisi cedimenti, pero', non e' scongiurato e prosegue il monitoraggio costante delle autorita' competenti.
Tags
Attualità