FOGGIA - Per i deputati Cariello e L’Abbate (M5S), che nel luglio scorso avevano presentato una interpellanza urgente al Ministro Orlando per bloccare la realizzazione degli impianti, i risultati ottenuti sono esclusivo merito dei cittadini di Manfredonia che hanno saputo creare unione per la difesa del proprio territorio
Non tutte le storie sono a lieto fine, ma talvolta capita anche che Davide batta Golia. E sembrerebbe essere, infatti, proprio quello che è accaduto nei territori che si affacciano nel golfo di Manfredonia. Con la bocciatura dei progetti dei parchi eolici off-shore nell’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Letta, i cittadini possono cantare vittoria su una classe politica che indietreggia sulle sue posizioni di fronte al volere popolare.
“Gli attivisti 5 stelle sipontini, i cittadini e tutte le associazioni, con dignità ed orgoglio, hanno avviato un processo di difesa del proprio territorio ed a loro va tutto il merito degli sviluppi della vicenda dei campi eolici off-shore – dichiarano i deputati pugliesi Francesco Cariello e Giuseppe L’Abbate (M5S) che, nel settembre scorso, avevano ottenuto una disarmante risposta dall’allora Ministro dell’Ambiente Orlando all’interpellanza urgente presentata sulla questione – Con una serie di iniziative, in totale sinergia e condivisione, sono riusciti a mettere all’angolo una politica, sino ad allora, assente e silenziosa nonché disinteressata al parere dei cittadini. Una battaglia vinta che dà speranza e coraggio a tutti coloro che amano il proprio territorio e sono pronti a difenderlo, difendendo così non solo il paesaggio e la cultura locale ma soprattutto l’economia ed il proprio futuro”.
Il ringraziamento dei parlamentari L’Abbate e Cariello va, dunque, innanzitutto agli attivisti del gruppo “Sipontini Cinque Stelle” – tra cui Pino Delle Noci, Matteo Riccardi, Dino Vigoli e Giancarlo D’Isita – che hanno avviato quel processo di partecipazione dell’intera comunità, promuovendo una campagna informativa che ha messo i partiti al governo nazionale e locale sulla difensiva e che hanno condotto una fase di approfondimento e studio che ha portato alla presentazione della interpellanza urgente del 27 luglio 2013, discussa a Montecitorio nel settembre successivo. “Il Governo rispose con una constatazione oggettiva degli effetti negativi dell’opera ma, allora, si dichiarò inerme dinanzi al blocco dei progetti – dichiarano i due deputati pugliesi M5S – Oggi, non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione per il processo di consapevolezza del potere dei cittadini, necessario presidio per garantire una continua vigilanza sulle speculazioni e lo sfruttamento delle risorse locali, che hanno riscoperto il potere di una comunità unita e tesa al medesimo obiettivo. Vigileremo, infine, affinché non venga realizzato alcun impianto eolico off-shore nel golfo di Manfredonia: le motivazioni sono così oggettive che hanno convinto anche il dimissionario Governo Letta”.
Fondamentale è stata, poi, la sensibilità e l’impegno delle associazioni Fidas Zapponeta, Lipu Foggia, Italia Nostra, Impegno Comune Manfredonia, Città Dinamica, F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano), Centro Studi Naturalistici-Onlus, A.S.D. Delfino Manfredonia, Rifiuti Zero, Associazione Altura, Associazione AICO, ACLI di Foggia, nonché tutte le altre associazioni che si sono aggiunte successivamente, le quali sono state le principali protagoniste, fornendo le osservazioni necessarie per dare ulteriori elementi di indagine al Ministero dell’Ambiente.
Non tutte le storie sono a lieto fine, ma talvolta capita anche che Davide batta Golia. E sembrerebbe essere, infatti, proprio quello che è accaduto nei territori che si affacciano nel golfo di Manfredonia. Con la bocciatura dei progetti dei parchi eolici off-shore nell’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Letta, i cittadini possono cantare vittoria su una classe politica che indietreggia sulle sue posizioni di fronte al volere popolare.
“Gli attivisti 5 stelle sipontini, i cittadini e tutte le associazioni, con dignità ed orgoglio, hanno avviato un processo di difesa del proprio territorio ed a loro va tutto il merito degli sviluppi della vicenda dei campi eolici off-shore – dichiarano i deputati pugliesi Francesco Cariello e Giuseppe L’Abbate (M5S) che, nel settembre scorso, avevano ottenuto una disarmante risposta dall’allora Ministro dell’Ambiente Orlando all’interpellanza urgente presentata sulla questione – Con una serie di iniziative, in totale sinergia e condivisione, sono riusciti a mettere all’angolo una politica, sino ad allora, assente e silenziosa nonché disinteressata al parere dei cittadini. Una battaglia vinta che dà speranza e coraggio a tutti coloro che amano il proprio territorio e sono pronti a difenderlo, difendendo così non solo il paesaggio e la cultura locale ma soprattutto l’economia ed il proprio futuro”.
Il ringraziamento dei parlamentari L’Abbate e Cariello va, dunque, innanzitutto agli attivisti del gruppo “Sipontini Cinque Stelle” – tra cui Pino Delle Noci, Matteo Riccardi, Dino Vigoli e Giancarlo D’Isita – che hanno avviato quel processo di partecipazione dell’intera comunità, promuovendo una campagna informativa che ha messo i partiti al governo nazionale e locale sulla difensiva e che hanno condotto una fase di approfondimento e studio che ha portato alla presentazione della interpellanza urgente del 27 luglio 2013, discussa a Montecitorio nel settembre successivo. “Il Governo rispose con una constatazione oggettiva degli effetti negativi dell’opera ma, allora, si dichiarò inerme dinanzi al blocco dei progetti – dichiarano i due deputati pugliesi M5S – Oggi, non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione per il processo di consapevolezza del potere dei cittadini, necessario presidio per garantire una continua vigilanza sulle speculazioni e lo sfruttamento delle risorse locali, che hanno riscoperto il potere di una comunità unita e tesa al medesimo obiettivo. Vigileremo, infine, affinché non venga realizzato alcun impianto eolico off-shore nel golfo di Manfredonia: le motivazioni sono così oggettive che hanno convinto anche il dimissionario Governo Letta”.
Fondamentale è stata, poi, la sensibilità e l’impegno delle associazioni Fidas Zapponeta, Lipu Foggia, Italia Nostra, Impegno Comune Manfredonia, Città Dinamica, F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano), Centro Studi Naturalistici-Onlus, A.S.D. Delfino Manfredonia, Rifiuti Zero, Associazione Altura, Associazione AICO, ACLI di Foggia, nonché tutte le altre associazioni che si sono aggiunte successivamente, le quali sono state le principali protagoniste, fornendo le osservazioni necessarie per dare ulteriori elementi di indagine al Ministero dell’Ambiente.