Marò, India: no pena morte, sì Sua Act

ROMA - Fa discutere la posizione del ministero dell'Interno indiano, d'accordo che per il caso dei marò non sia invocata la pena di morte, ma che sia comunque utilizzatala la legge antipirateria (Sua Act) che la prevede.

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Ora la questione passa al procuratore generale Vahanvati, che dovrà quindi riuscire a risolvere tale discordanza. Oggi visita della Bonino in Libano e Gibuti, Grasso è invece in Marocco.

STRISCIONE SU CONSIGLIO, "RIPORTIAMOLI A CASA" - Esposto sul palazzo del Consiglio regionale della Puglia, dello striscione di solidarietà ai marò pugliesi trattenuti in India, per la nota vicenda, dal febbraio 2012. Il presidente dell’Assemblea, Onofrio Introna, ha informato la Conferenza dei capigruppo e l’Ufficio di Presidenza della esposizione, dal prospetto su via Capruzzi, a Bari, del telone che reca l’immagine dei due fucilieri e chiede la liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Sulla stessa facciata sventola da un pennone la bandiera arcobaleno della pace. “La nostra Costituzione ripudia la guerra – dichiara Introna - e i nostri militari all’estero sono quindi impegnati in missioni esclusivamente all’insegna della pace, della democrazia e della libertà dei popoli. Tanto vale evidentemente anche per  il programma internazionale antipirateria che vedeva impegnati i sei marò del Reggimento San Marco imbarcati sull’Enrica Lexie. Per questo mi sembra efficace associare un simbolo universale di pace alla pressante richiesta di rispetto per gli uomini  e di onore per i militari”.

MAURO, SENZA SOLUZIONE STOP A MISSIONI - "La partecipazione italiana a future missioni antipirateria è legata alla positiva soluzione della vicenda giudiziaria dei due marò, che dovrà concludersi con il loro rientro a casa con onore". Lo ha detto il ministro della Difesa Mario Mauro, in audizione alle commissioni congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato.

GERMANIA APPOGGIA ITALIA - Alla vigilia della visita oggi in India del presidente della Germania, Joachim Gauck, l'ambasciatore tedesco Michael Steiner ha espresso sostegno all'Italia impegnata nella crisi che coinvolge due suoi fucilieri di Marina, chiedendo al governo indiano di trattare il caso "senza mostrare asperità". Incontrando ieri i giornalisti per presentare il programma del viaggio presidenziale, Steiner ha insistito che "un trattamento disteso del caso è nell'interesse di India, Italia e della Ue.

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