Milan, al Viareggio trionfano gli 'sbarbatelli' di SuperPippo: ma non era meglio dell'incognita Seedorf?

di Luca Losito - Un titolo piazzato lì, vinto al primo colpo, che lascia presagire una carriera brillante anche da allenatore. Inzaghi rompe gli indugi, conquista il trofeo di Viareggio e traduce in successo i tanti attestati di stima ricevuti nei primi mesi di lavoro con la Primavera. Complimenti che l'avevano portato ad essere il primo candidato alla successione di Allegri, scelta cancellata dalla scommessa tutta berlusconiana Clarence Seedorf. Dopo i primi tonfi dell'olandese, aumentano i dubbi sulla bontà di tale decisione. Senza parlare della cacciata di Petagna, fortunatamente tornato alla base a gennaio.
Va al Milan, dunque, la 66.ima edizione del Torneo di Viareggio.

Sconfitta un anno fa in finale dallo stesso Anderlecht, la Primavera rossonera si è presa la rivincita battendo la formazione belga 3-1. Sotto di una rete al 18' della ripresa, l'undici di Inzaghi ha reagito trascinato da un grande Petagna, strepitoso nel realizzare l'1-1 al 70'. Di Fabbro e Mastalli, al 3' e al 9' del primo supplementare, i gol vittoria. Mattatore della sfida bomber Petagna, il quale sembra ormai pronto a spalleggiare la Prima Squadra. Per i rossoneri è il 9° successo a Viareggio, un record che li rende i più titolati del torneo toscano.

Le squadre erano le stesse di dodici mesi fa, la vera rivoluzione il Milan l'ha fatta in panchina: da Aldo Dolcetti a Pippo Inzaghi. Un passaggio di consegne che ha sortito i propri frutti. SuperPippo dopo aver destato ottime impressioni con gli Allievi, ha confermato le sue qualità con la Primavera. Ed ora, il passaggio obbligato, è quello dalla Prima Squadra. Inzaghi ha iniziato dalle giovanili col chiaro obiettivo di riprendersi, un giorno, il suo Milan. Ora, però, alla vigilia di una sfida cruciale come quella con l'Atlético, è impensabile mettere in crisi il già confuso Clarence Seedorf.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto