di Luca Losito - Due franco-marocchini, due preziosi innesti del mercato invernale. Taarabt e Rami permettono al Milan, coi loro sigilli, ma anche con la loro prestazione, di sbancare Marassi. Sampdoria piegata 2-0, con qualche recriminazione, ma consapevole di aver meritato in pieno la sconfitta. Segnali di crescita confermati sul piano dell'equilibrio, Seedorf sembra aver colto il punto centrale per poter prolungare la propria permanenza.
Ancora un primo tempo sfavillante, divenuto ormai un 'habitué' per i rossoneri. Pazzini sfiora subito il vantaggio, ma è lo sgusciante Taarabt a violare per primo la porta blucerchiata. Passano i minuti, il Milan controlla e accarezza il bis: cross di Constant, botta al volo di Saponara che termina di poco alta. La Samp non c'è, il primo tempo si chiude così. Rossoneri meritatamente in vantaggio.
Nella ripresa la storia non cambia. I rossoneri aspettano senza soffrire e quando si ributtano in avanti chiudono il match. Su corner calciato da Taarabt, Rami tutto solo incorna di testa. La Samp protesta perché il gol è viziato da uno scontro tra Pazzini e il portiere Da Costa. Maxi Lopez appena entrato è il più polemico. I doriani chiedono un rigore che non c'è su Eder. Doveri non fischia neanche per un fallo di Zaccardo su Maxi Lopez e l'attaccante perde la testa. Uno, due e tre "vaffa" che gli costano l'espulsione per due gialli in dieci secondi. La gara finisce qui.
Il Milan espugna un campo non facile e mette nel mirino l'Europa. Quella meno nobile, sia chiaro. Per la corsa Champions, purtroppo, il risveglio dei rossoneri appare tardivo. In ogni caso, c'è ancora spazio per sognare un clamoroso passaggio del turno a Madrid. L'Atlético, che non ha destato grandi impressioni a Milano, ha confermato il proprio calo perdendo 3-0 con l'Osasuna. Ci vorrà un Diavolo formato Europa, e anche un pizzico di quella fortuna mancata a San Siro.
Ancora un primo tempo sfavillante, divenuto ormai un 'habitué' per i rossoneri. Pazzini sfiora subito il vantaggio, ma è lo sgusciante Taarabt a violare per primo la porta blucerchiata. Passano i minuti, il Milan controlla e accarezza il bis: cross di Constant, botta al volo di Saponara che termina di poco alta. La Samp non c'è, il primo tempo si chiude così. Rossoneri meritatamente in vantaggio.
Nella ripresa la storia non cambia. I rossoneri aspettano senza soffrire e quando si ributtano in avanti chiudono il match. Su corner calciato da Taarabt, Rami tutto solo incorna di testa. La Samp protesta perché il gol è viziato da uno scontro tra Pazzini e il portiere Da Costa. Maxi Lopez appena entrato è il più polemico. I doriani chiedono un rigore che non c'è su Eder. Doveri non fischia neanche per un fallo di Zaccardo su Maxi Lopez e l'attaccante perde la testa. Uno, due e tre "vaffa" che gli costano l'espulsione per due gialli in dieci secondi. La gara finisce qui.
Il Milan espugna un campo non facile e mette nel mirino l'Europa. Quella meno nobile, sia chiaro. Per la corsa Champions, purtroppo, il risveglio dei rossoneri appare tardivo. In ogni caso, c'è ancora spazio per sognare un clamoroso passaggio del turno a Madrid. L'Atlético, che non ha destato grandi impressioni a Milano, ha confermato il proprio calo perdendo 3-0 con l'Osasuna. Ci vorrà un Diavolo formato Europa, e anche un pizzico di quella fortuna mancata a San Siro.
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