Napolitano-Renzi, vertice sul destino di Letta
ROMA - E' durata circa due ore l'incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il segretario del Pd, Matteo Renzi, nella serata di lunedì. Al centro del vertice la salute del governo Letta, mai così traballante. Lo riferiscono fonti parlamentari.
Un vertice che non era in agenda e che arriva al termine di una giornata in cui Napolitano è stato al centro delle polemiche per le anticipazioni pubblicate dal Corriere della Sera del libro di Alan Friedman, "Ammazziamo il Gattopardo", che mettevano in evidenza gli incontri del capo dello Stato con Mario Monti nell'estate 2011 qualche mese prima della caduta del governo Berlusconi.
+ Letta, su Colle vergognosa mistificazione
Le rivelazioni destano "forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Napolitano". Così i capigruppo di FI di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, che chiedono "urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni".
"Se domani si dovesse arrivare al voto sulla manifesta infondatezza" della richiesta di messa in stato d'accusa del capo dello Stato "noi voteremo no". Lo dice il senatore FI e componente del comitato 'impeachment' Lucio Malan che aggiunge: "Questa sarebbe una grave forzatura. Noi abbiamo chiesto più tempo perché sarebbe oltremodo sospetto chiudere tutto domani".
In serata, poi, è intervenuto il segretario del Pd Matteo Renzi. "È inaccettabile l'attacco di queste ore contro il presidente Napolitano. Al Capo dello Stato, che come sempre anche in quella circostanza agì nell'interesse esclusivo degli italiani, va la più affettuosa solidarietà delle democratiche e dei democratici". Poi sale al Colle per un faccia a faccia col Presidente della Repubblica.
NAPOLITANO, COMPLOTTO? SOLTANTO FUMO - "Mi scuso per aver assorbito spazio prezioso per richiamare quel che tutti dovrebbero ricordare circa i fatti reali che costituiscono la sostanza della storia di un anno tormentato, mentre le confidenze personali e l'interpretazione che si pretende di darne in termini di 'complotto' sono fumo, soltanto fumo". Cosi' Giorgio Napolitano in replica alle pesanti accuse di Fi.
Un vertice che non era in agenda e che arriva al termine di una giornata in cui Napolitano è stato al centro delle polemiche per le anticipazioni pubblicate dal Corriere della Sera del libro di Alan Friedman, "Ammazziamo il Gattopardo", che mettevano in evidenza gli incontri del capo dello Stato con Mario Monti nell'estate 2011 qualche mese prima della caduta del governo Berlusconi.
Le rivelazioni destano "forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Napolitano". Così i capigruppo di FI di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, che chiedono "urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni".
Napolitano e il Cav in una foto d'archivio |
"Se domani si dovesse arrivare al voto sulla manifesta infondatezza" della richiesta di messa in stato d'accusa del capo dello Stato "noi voteremo no". Lo dice il senatore FI e componente del comitato 'impeachment' Lucio Malan che aggiunge: "Questa sarebbe una grave forzatura. Noi abbiamo chiesto più tempo perché sarebbe oltremodo sospetto chiudere tutto domani".
In serata, poi, è intervenuto il segretario del Pd Matteo Renzi. "È inaccettabile l'attacco di queste ore contro il presidente Napolitano. Al Capo dello Stato, che come sempre anche in quella circostanza agì nell'interesse esclusivo degli italiani, va la più affettuosa solidarietà delle democratiche e dei democratici". Poi sale al Colle per un faccia a faccia col Presidente della Repubblica.
NAPOLITANO, COMPLOTTO? SOLTANTO FUMO - "Mi scuso per aver assorbito spazio prezioso per richiamare quel che tutti dovrebbero ricordare circa i fatti reali che costituiscono la sostanza della storia di un anno tormentato, mentre le confidenze personali e l'interpretazione che si pretende di darne in termini di 'complotto' sono fumo, soltanto fumo". Cosi' Giorgio Napolitano in replica alle pesanti accuse di Fi.