Non si muore solo a Taranto: a Crotone mortalità superiore alla media nazionale

ROMA - Non si muore solo a Taranto. Anche in Calabria e, in particolare a Crotone dove la mortalità è più alta rispetto al resto della regione, la situazione desta preoccupazione. Nella città calabrese, infatti, "il dato sulla mortalità è superiore a quello nazionale e i tumori riguardano soprattutto il colon retto per gli uomini e la mammella per la donna". A tracciare il quadro della situazione all'Adnkronos è Giuseppe Varrina, segretario regionale e provinciale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg).

La Fimmg, infatti, ha partecipato, nell’anno 2002, ad uno studio osservazionale sull'incidenza dei tumori nei 27 comuni in provincia di Crotone. Lo studio ha coinvolto 120 medici che hanno raccolto i dati si 130mila abitanti, ossia circa il 70% della popolazione residente. Dai dati raccolti, racconta Varrina, "è emerso un totale di 1.263 neoplasie maligne, di cui 627 negli uomini (49,64%) e 636 nelle donne (50,36%)”. Per gli uomini il più frequente è il tumore della prostata. Segue: sangue/linfomi, polmone e colon. Per le donne il tumore più frequente è alla mammella, seguita da utero/ovaie, sangue e colon.

Tra le cause dell'insorgenza dei tumori c'è anche l'esposizioni ambientale per motivi lavorativo: "un minimo di legame c'è" afferma Varrina sottolineando che a Crotone "i casi di tumori alla vescica sono riconducibili ai siti industriali". L'emergenza viene confermata anche nel progetto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), promosso dal ministero della Salute e coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità, che è arrivato a descrivere il profilo sanitario delle popolazioni residenti in 44 Sin. Secondo lo studio, infatti, nell’area crotonese si registrano 'eccessi' per tutti i tumori, soprattutto tra gli uomini. (Adnkronos)

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