Occupazione Caserma Rossani, lettera aperta di Zullo al Prefetto di Bari

BARI - Il consigliere Ignazio Zullo, capogruppo del Pdl/FI, ha scritto al prefetto di Bari per sottoporgli il tema dell’occupazione della caserma Rossani.
Di seguito il testo della lettera:
Eccellenza illustrissima, i giovani ricercano, avendone necessità e diritto, spazi di socializzazione ed a volte, incautamente, si spingono ad occupare abusivamente luoghi che non rassicurano noi genitori sulle condizioni di igiene e sicurezza nell’assenza di Sindaci ed amministratori capaci di individuare e di mettere a loro disposizione luoghi in piena condizione di agibilità e sicurezza.
Se da un lato sono da ritenersi encomiabili gli sforzi autogestiti dai giovani stessi volti ad assicurare accettabili condizioni di pulizia dei locali della Caserma Rossani, dall’altro tocca al Sindaco Emiliano verificare la sussistenza dei requisiti di igiene e sicurezza con particolare riguardo a staticità dei locali, all’umidità, al microclima con la conseguente necessità di riscaldamento, all’approvvigionamento idrico a scopo potabile, all’allontanamento dei reflui e dei rifiuti solidi e alla regolarità degli impianti, primo tra tutti quello elettrico,  con annessa certificazione rilasciata dal tecnico competente.
Purtroppo, la Caserma Rossani, complici le primarie per la scelta del candidato Sindaco, è diventata una passerella di uomini delle Istituzioni, comunali, regionali e parlamentari, che da un lato rassicurano con comprensione inacettabilmente mirante al voto di scambio sulla continuità dell’occupazione e dall’altro nulla determinano in merito alla verifica delle condizioni di agibilità della Caserma in parola.
Ho sperato che il Sindaco Emiliano, da ottimo giurista, e l’Assessore Regionale all’Urbanistica Barbanente, da ottimo esperto del settore, da me chiamati in causa direttamente avrebbero fatto verificare che la Caserma Rossani sia provvista dei suddetti requisiti di agibilità non potendo pensare che vogliano ospitare i nostri figli in struttura a rischio per la salute e la sicurezza ma la mia speranza è stata mortificata.
Non mi resta che Lei, come estremo baluardo della sicurezza e della legalità ed è per questo che mi rivolgo alla Sua funzione: la vita, la salute e l’incolumità dei nostri giovani vale molto più di una competizione elettorale e quell’occupazione non verificata con le condizioni di agibilità dei luoghi preoccupa non poco tutti coloro che si identificano nella funzione genitoriale e nel dolore che il lutto che deriva dalla perdita di una vita o dalla riduzione delle abilità di un giovane si innesca nelle coscienze genitoriali e collettive.
E’ per questo che responsabilmente tutti, ognuno per la propria carica e funzione, non dobbiamo volgere lo sguardo dall’altro lato e, conoscendoLa, saprà richiamare ognuno di noi ai propri doveri.
Credo fermamente in Lei.

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