LECCE - La Polizia d Stato di Lecce sta eseguendo una vasta operazione antimafia. Sono 15 le misure cautelari emesse nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico, alle detenzione e cessione di droga ed estorsione aggravata. Lo riferisce una nota della Polizia di Stato.
Alcuni dei soggetti destinatari della citata misura cautelare hanno già riportato condanne per associazione di tipo mafioso. Nell'ambito delle indagini sono stati effettuati vari sequestri di cocaina e marijuana. Sono stati anche accertati numerosi episodi estorsivi soprattutto nelle marine di Ugento e Santa Maria di Leuca ai danni di stabilimenti balneari.
Una delle 15 persone arrestate nell'ambito dell'operazione della Squadra Mobile della Questura di Lecce, del Commissariato di Taurisano e del Reparto Prevenzione Crimine contro una organizzazione che si occupava di traffico di stupefacenti ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, avrebbe imposto il servizio di tutela definito comunemente 'guardiania' (una delle attivita' tipiche delle associazioni malavitose) ai gestori di alcuni stabilimenti balneari della litoranea salentina, compresa tra Ugento e Santa Maria di Leuca.
Si tratta di una 38enne di Acquarica del Capo che, secondo gli inquirenti della Dda di Lecce, avrebbe costretto i gestori a rivolgersi a lui al fine di ottenere 'protezione', imponendo l'assunzione di persone da lui segnalate. L'uomo era un 'punto di riferimento' obbligato per gli esercenti che intendevano svolgere la loro attivita' al riparo da possibili azioni delittuose, tanto che qualcuno si rivolgeva a lui preventivamente.
Alcuni dei soggetti destinatari della citata misura cautelare hanno già riportato condanne per associazione di tipo mafioso. Nell'ambito delle indagini sono stati effettuati vari sequestri di cocaina e marijuana. Sono stati anche accertati numerosi episodi estorsivi soprattutto nelle marine di Ugento e Santa Maria di Leuca ai danni di stabilimenti balneari.
Una delle 15 persone arrestate nell'ambito dell'operazione della Squadra Mobile della Questura di Lecce, del Commissariato di Taurisano e del Reparto Prevenzione Crimine contro una organizzazione che si occupava di traffico di stupefacenti ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, avrebbe imposto il servizio di tutela definito comunemente 'guardiania' (una delle attivita' tipiche delle associazioni malavitose) ai gestori di alcuni stabilimenti balneari della litoranea salentina, compresa tra Ugento e Santa Maria di Leuca.
Si tratta di una 38enne di Acquarica del Capo che, secondo gli inquirenti della Dda di Lecce, avrebbe costretto i gestori a rivolgersi a lui al fine di ottenere 'protezione', imponendo l'assunzione di persone da lui segnalate. L'uomo era un 'punto di riferimento' obbligato per gli esercenti che intendevano svolgere la loro attivita' al riparo da possibili azioni delittuose, tanto che qualcuno si rivolgeva a lui preventivamente.