di Luigi Laguaragnella - Nella giornata di venerdì 14 febbraio, nella sala consiliare del Comune di Bari l’assessore all’urbanistica e allo sport Elio Sannicandro ha presentato il volume “Bari Futura” edito da Adda attraverso cui la pubblicazione punta a rendere fruibile alla collettività il documento programmatico preliminare per il nuovo piano urbanistico della città. In tal modo il piano regolatore della città, approvato due anni fa, diventa un documento che segna una traccia della storia di Bari e culturalmente diventa una testimonianza per continuare a rendere migliore l’impianto urbanistico cittadino.
E’ un caso raro che un piano regolatore e quindi un settore così specifico e tecnico diventi libro, ma l’organizzazione e la gestione dell’impianto cittadino rappresentano la storia di una città. Tecnicismo e aspetto culturale sono uniti. “Bari Futura” racchiude i concetti della gestione, venendo a conoscenza delle costruzioni sparse nel capoluogo e di quanto esse siano estremamente legate alle esigenze dei cittadini.
Alla conferenza sono intervenuti il prof. Gabrielli, coordinatore e capo scientifico PUG, esponendo il suo pensiero sull’utilità del volume come tutela di un patrimonio e soprattutto grazie a questa pubblicazione è possibile effettuare delle critiche al sistema dell’urbanistica che è ossidato dalla burocrazia.
Diffondendo il volume, quindi, ci si può interfacciare con le legge e le norme che legano l’urbanistica.
Inoltre la curatrice di “Bari Futura” Francesca Calace, ha dato valore al volume che è utile per preparare la città al futuro. Anche il piano regolare della città, infatti, rappresenta un patrimonio.
Grazie al volume voluto dall’assessore viene a galla la conoscenza della formazione umanistica che generalmente non viene associato all’elemento urbanistico. Ed invece, anche le strutture della città sono intrise di storia e si significati.
E’ un caso raro che un piano regolatore e quindi un settore così specifico e tecnico diventi libro, ma l’organizzazione e la gestione dell’impianto cittadino rappresentano la storia di una città. Tecnicismo e aspetto culturale sono uniti. “Bari Futura” racchiude i concetti della gestione, venendo a conoscenza delle costruzioni sparse nel capoluogo e di quanto esse siano estremamente legate alle esigenze dei cittadini.
Alla conferenza sono intervenuti il prof. Gabrielli, coordinatore e capo scientifico PUG, esponendo il suo pensiero sull’utilità del volume come tutela di un patrimonio e soprattutto grazie a questa pubblicazione è possibile effettuare delle critiche al sistema dell’urbanistica che è ossidato dalla burocrazia.
Diffondendo il volume, quindi, ci si può interfacciare con le legge e le norme che legano l’urbanistica.
Inoltre la curatrice di “Bari Futura” Francesca Calace, ha dato valore al volume che è utile per preparare la città al futuro. Anche il piano regolare della città, infatti, rappresenta un patrimonio.
Grazie al volume voluto dall’assessore viene a galla la conoscenza della formazione umanistica che generalmente non viene associato all’elemento urbanistico. Ed invece, anche le strutture della città sono intrise di storia e si significati.