di Nicola Zuccaro - La quiete dopo la tempesta? Si direbbe No! All'indomani della celebrazione delle Primarie per l'individuazione del candidato Sindaco di Bari per il centro-sinistra
prosegue il duello dialettico alla distanza fra il vincitore Antonio De Caro e lo sconfitto Giacomo Olivieri. Quest'ultimo, nelle ultime ore, dal suo profilo Facebook evidenzia con un quadro aritmetico
di aver ottenuto 9.000 voti con la sola Realtà Italia.
+ De Caro, ascolterò tutti ma deciderò io
Un dato contrapposto ai quasi 11mila voti conseguiti da De Caro sostenuto - come ha evidenziato lo stesso Olivieri sul noto social network - da una lunga lista di partiti e movimenti che compongono il variegato arcipelago del centro-sinistra a Bari: un segnale di debolezza?
Leggendo fra le righe la dichiarazione di Olivieri sembrerebbe di sì. Per De Caro non è così. Il parlamentare del Pd, attraverso un lungo comunicato stampa diramato nell'odierna serata, respinge al mittente la lunga lista motivando il successo alla libertà di scelta dei suoi elettori e non a logiche spartitorie.
De Caro, intervenendo in merito, ribadisce la sua autonomia nella scelta dei futuri assessori. E' un chiaro messaggio inviato a Realtà Italia che, nella mattinata del 24 febbraio, nel rimarcare il proprio successo pre-elettorale quale primo partito a Bari, chiedeva subito la convocazione del tavolo unico del centro-sinistra sia per la stesura del programma definitivo che per ribadire la necessità di contare ancora e di più all'interno della coalizione.
Fra i due litiganti ne approfitterà il centro-destra? La coalizione che ha come suo candidato parziale (per l'assenza di Fratelli d'Italia) l'Ing. Domenico Di Paola dovrà prendere atto che, al di là degli stracci volati lungo l'ultimo fine settimana pre-elettorale, il centro-sinistra ha espresso con i suoi 20.859 partecipanti alle Primarie una straordinaria prova di forza sulla quale dover prendere le opportune contro-mosse per il ritorno del centro-destra al Governo della Città di Bari.
+ De Caro, ascolterò tutti ma deciderò io
Un dato contrapposto ai quasi 11mila voti conseguiti da De Caro sostenuto - come ha evidenziato lo stesso Olivieri sul noto social network - da una lunga lista di partiti e movimenti che compongono il variegato arcipelago del centro-sinistra a Bari: un segnale di debolezza?
Leggendo fra le righe la dichiarazione di Olivieri sembrerebbe di sì. Per De Caro non è così. Il parlamentare del Pd, attraverso un lungo comunicato stampa diramato nell'odierna serata, respinge al mittente la lunga lista motivando il successo alla libertà di scelta dei suoi elettori e non a logiche spartitorie.
De Caro, intervenendo in merito, ribadisce la sua autonomia nella scelta dei futuri assessori. E' un chiaro messaggio inviato a Realtà Italia che, nella mattinata del 24 febbraio, nel rimarcare il proprio successo pre-elettorale quale primo partito a Bari, chiedeva subito la convocazione del tavolo unico del centro-sinistra sia per la stesura del programma definitivo che per ribadire la necessità di contare ancora e di più all'interno della coalizione.
Fra i due litiganti ne approfitterà il centro-destra? La coalizione che ha come suo candidato parziale (per l'assenza di Fratelli d'Italia) l'Ing. Domenico Di Paola dovrà prendere atto che, al di là degli stracci volati lungo l'ultimo fine settimana pre-elettorale, il centro-sinistra ha espresso con i suoi 20.859 partecipanti alle Primarie una straordinaria prova di forza sulla quale dover prendere le opportune contro-mosse per il ritorno del centro-destra al Governo della Città di Bari.