LECCE - Prometteva posti di lavoro in cambio di soldi. I carabinieri della Stazione di Veglie, in provincia di Lecce, in collaborazione con i colleghi di Campi Salentina, questa mattina hanno arrestato in flagranza di reato per truffa aggravata un uomo di 53 anni, di Salice Salentino, incensurato. Ieri una ragazza di Veglie si e' presentata in caserma per denunciare di essere stata vittima di un tentativo di truffa.
Il 53enne, autista di una societa' di autotrasporti di persone, le aveva prospettato la possibilita' di essere assunta nella ditta dietro il pagamento di una somma di 2000 euro. I carabinieri hanno approfondito le indagini in quanto, nei giorni scorsi, in altri comandi dell'Arma, sono state presentate gia' sei querele per truffe identiche, di cui sarebbe stata responsabile la stessa persona. Quindi hanno chiesto l'autorizzazione della Procura di Lecce per organizza un tranello all'uomo.
Si e' deciso, d'intesa con il pm di turno, di procedere stamane ad una consegna controllata di denaro, dopo aver raccolto la disponibilita' della ragazza che aveva subito il tentativo di truffa. Quest'ultima ieri sera ha contattato l'uomo e gli ha detto che era pronta a dargli 500 euro, una prima rata dei 2000 euro richiesti. Il 53enne ha indicato il bar dove alle 7.30 si sarebbero incontrati per la consegna, a Veglie.
Questa mattina, dopo aver fotocopiato le banconote, i carabinieri hanno circondato il bar senza farsi notare. Ad un gesto della ragazza, precedentemente concordato per segnalare l'avvenuta consegna, i carabinieri hanno bloccato l'uomo, che in un primo momento si e' difeso dicendo che si trattava di soldi prestatigli. Incalzato dalle domande, pero', e' crollato ed ha ammesso la truffa. La sorpresa piu' grande per i militari si e' avuta a seguito della perquisizione dell'auto e dell'abitazione.
Oltre i sei casi di truffa consumata gia' denunciati e quello di truffa tentata con la ragazza, dalle carte sequestrate sono emersi altri tredici casi di truffe consumate non ancora denunciate. In totale, quindi, per almeno 19 volte l'uomo sarebbe riuscito a vendere un posto di lavoro. Le somme percepite variano da un massimo di 12.000 euro ad un minimo di 1.000, per cui, nell'attesa di sentire tutte le persone coinvolte si stima che l'ammontare totale delle somme truffate vada ben oltre i 50.000 euro. Le vittime, tra cui molti giovani, sono di varia provenienza: Lecce, Porto Cesareo, Veglie, Salice, San Donaci, San Pancrazio Salentino.
Per ognuna delle vittime di questa truffa sono state trovate, divisi in fascicoli nominativi, le foto tessera, le fotocopie dei documenti d'identita', le bozze dei contratti preliminari di assunzione, i certificati medici di idoneita' al lavoro, tutta documentazione che il 53enne chiedeva per rendere piu' credibile la truffa.
L'arresto e' avvenuto perche' si e' configurata un'aggravante prevista dal secondo comma dell'articolo 640 del codice penale, che scatta nel caso in cui il reato e' stato commesso approfittando delle particolari circostanze in cui versano le persone truffate, tali da impedire loro la privata difesa. In altre parole, si e' riconosciuto il particolare stato di necessita' delle vittime, tale da abbassare notevolmente la soglia di percezione dell'affidabilita' e della credibilita' altrui.
Il 53enne, autista di una societa' di autotrasporti di persone, le aveva prospettato la possibilita' di essere assunta nella ditta dietro il pagamento di una somma di 2000 euro. I carabinieri hanno approfondito le indagini in quanto, nei giorni scorsi, in altri comandi dell'Arma, sono state presentate gia' sei querele per truffe identiche, di cui sarebbe stata responsabile la stessa persona. Quindi hanno chiesto l'autorizzazione della Procura di Lecce per organizza un tranello all'uomo.
Si e' deciso, d'intesa con il pm di turno, di procedere stamane ad una consegna controllata di denaro, dopo aver raccolto la disponibilita' della ragazza che aveva subito il tentativo di truffa. Quest'ultima ieri sera ha contattato l'uomo e gli ha detto che era pronta a dargli 500 euro, una prima rata dei 2000 euro richiesti. Il 53enne ha indicato il bar dove alle 7.30 si sarebbero incontrati per la consegna, a Veglie.
Questa mattina, dopo aver fotocopiato le banconote, i carabinieri hanno circondato il bar senza farsi notare. Ad un gesto della ragazza, precedentemente concordato per segnalare l'avvenuta consegna, i carabinieri hanno bloccato l'uomo, che in un primo momento si e' difeso dicendo che si trattava di soldi prestatigli. Incalzato dalle domande, pero', e' crollato ed ha ammesso la truffa. La sorpresa piu' grande per i militari si e' avuta a seguito della perquisizione dell'auto e dell'abitazione.
Oltre i sei casi di truffa consumata gia' denunciati e quello di truffa tentata con la ragazza, dalle carte sequestrate sono emersi altri tredici casi di truffe consumate non ancora denunciate. In totale, quindi, per almeno 19 volte l'uomo sarebbe riuscito a vendere un posto di lavoro. Le somme percepite variano da un massimo di 12.000 euro ad un minimo di 1.000, per cui, nell'attesa di sentire tutte le persone coinvolte si stima che l'ammontare totale delle somme truffate vada ben oltre i 50.000 euro. Le vittime, tra cui molti giovani, sono di varia provenienza: Lecce, Porto Cesareo, Veglie, Salice, San Donaci, San Pancrazio Salentino.
Per ognuna delle vittime di questa truffa sono state trovate, divisi in fascicoli nominativi, le foto tessera, le fotocopie dei documenti d'identita', le bozze dei contratti preliminari di assunzione, i certificati medici di idoneita' al lavoro, tutta documentazione che il 53enne chiedeva per rendere piu' credibile la truffa.
L'arresto e' avvenuto perche' si e' configurata un'aggravante prevista dal secondo comma dell'articolo 640 del codice penale, che scatta nel caso in cui il reato e' stato commesso approfittando delle particolari circostanze in cui versano le persone truffate, tali da impedire loro la privata difesa. In altre parole, si e' riconosciuto il particolare stato di necessita' delle vittime, tale da abbassare notevolmente la soglia di percezione dell'affidabilita' e della credibilita' altrui.