Regione: OK della Corte dei Conti alle spese dei gruppi. E si va verso l'abolizione

BARI - “La sobrietà del Consiglio regionale ora è certificata: i gruppi consiliari in Puglia non abusano del denaro pubblico e mantengono un profilo di correttezza contabile che ha superato il vaglio della Corte dei Conti”. Il presidente Onofrio Introna accoglie con soddisfazione le determinazioni della Sezione giurisdizionale della Puglia su qualsiasi “presunto” irregolare impiego dei fondi per il funzionamento dei gruppi della Regione Puglia nel 2012. Sono state rese note dal procuratore regionale Francesco Paolo Romanelli, nella relazione annuale illustrata oggi.

Tutti i fascicoli istruttori aperti sui rendiconti 2012 sono stati infatti archiviati, dal momento che i nove gruppi consiliari interessati, “nel trasmettere la documentazione richiesta, hanno altresì comunicato e documentato – si legge nella relazione del procuratore - di aver spontaneamente provveduto a ripianare il presunto danno, mediante versamento in favore del bilancio regionale, da parte dei rispettivi capigruppo o, in qualche caso, dei singoli consiglieri, di tutte le somme oggetto di contestazione, per un importo complessivo pari a 90 mila euro circa. In conseguenza, stante l’avvenuto integrale ristoro in via amministrativa del presunto danno, si è provveduto a disporre l’archiviazione dei relativi fascicoli istruttori”.

“I pugliesi hanno ragione di essere orgogliosi dell’attenzione dei consiglieri regionali a voler condividere il momento difficile che a causa della crisi i cittadini sono costretti ad affrontare  ogni giorno”. osserva il presidente Introna. “E questo comportamento virtuoso viene confermato e rafforzato dai primi riscontri per il 2013”.

I rilievi del Sezione della Corte dei Conti sui rendiconti 2012 ponevano “presunte irregolarità", aggiunge il presidente del Consiglio regionale. I suddetti rendiconti e le spese sostenute dai gruppi erano state effettate nel rispetto della legge regionale n. 3/1994, che disciplinava la materia. Per il 2013, la spesa per il funzionamento dei gruppi, ai sensi del decreto legge 174 convertito nella legge 213 del 2012, è sensibilmente diminuita di circa il 40% sull’intero contributo assegnato (350mila euro). Sempre per il 2013, i gruppi consiliari hanno pertanto fatto segnare un notevole ulteriore risparmio per i conti pubblici, tanto da poter ritenere possibile che prossimamente il Consiglio regionale proceda alla totale abrogazione delle risorse assegnate ai gruppi”.

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