Governo: Renzi avvia le consultazioni, "Governo per domenica"

ROMA - Il premier incaricato Matteo Renzi alla Camera sta svolgendo le consultazioni in vista della formazione del nuovo governo. La delegazione di Centro Democratico è stata la prima ad incontrare il presidente del Consiglio incaricato con il leader Bruno Tabacci, Pino Pisicchio e Nello Formisano. Il giro di consultazioni si concluderà domani con i due maggiori partiti, Pd e Fi.

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Matteo Renzi di nuovo al lavoro martedì pomeriggio, per mettere a punto la squadra di governo. Le consultazioni a Montecitorio sono ricominciate dopo le 15 con il Partito Popolare Sudtirolese, e Matteo Salvini della Lega Nord e autonomie: "Con Renzi non siamo d'accordo su nulla. Siamo pronti alla guerra totale", afferma dopo l'incontro il segretario del Carrocco. Alle 16.15 è stato il turno di Scelta Civica; alle 18 è arrivare Nichi Vendola: "Non contribuiremo alla formazione di un esecutivo di larghe intese", la posizione del leader di Sel dopo l'incontro con il premier incaricato. Alle 19 l'atteso confronto tra il segretario Pd e il leader del Nuovo centrodestra Angelino Alfano.

Sempre più probabile, intanto, il no del M5S al colloquio con il premier incaricato. Divisa l'assemblea dei parlamentari; i leader Grillo e Casaleggio contrari alla consultazione, ma alla fine decidono di lasciare la parola agli iscritti: aperto un sondaggio web sul portale del Movimento; per votare, c'è tempo fino fino alle 22 di martedì.

L'esecutivo pronto entro il fine settimana, assicura il ministro Delrio, fedelissimo del segretario Pd. Al via martedì le consultazioni coi partiti, una riforma al mese partendo da quella elettorale già a febbraio, l'obiettivo annunciato dal sindaco. Poi a marzo il lavoro, quindi la pubblica amministrazione e il fisco.

ALFANO, MAI LA PATRIMONIALE - "Mai la patrimoniale. Se si ha in mente di fare la patrimoniale, il Nuovo Centrodestra non è disponibile". Lo afferma Angelino Alfano al termine delle consultazioni con il premier incaricato Matteo Renzi.

TOTOMINISTRI - Restano ancora molti punti interrogativi sul futuro esecutivo: il dubbio più grande e delicato resta quello legato al futuro ministro dell'Economia: la candidata preferita dal sindaco resta la professoressa Lucrezia Reichlin che però si sarebbe presa qualche giorno di tempo per decidere se accettare o meno la poltrona chiave del governo. Un rifiuto, cordiale ma netto, è arrivato poi da un altro nome gettonatissimo in questi giorni di totoministri: è quello di Andrea Guerra, ad di Luxottica, che facendo i suoi auguri al nuovo esecutivo ha confermato di voler continuare a fare il proprio lavoro. Intanto spunta un nuovo nome per il ministero dello Sviluppo Economico, è quello di Franco Bernabè, due volte alla guida di Telecom Italia, almeno secondo il quotidiano Repubblica.

Non c'è ancora stato poi il confronto da Renzi e il leader del Nuovo centrodestra Angelino Alfano col quale il futuro premier dovrà accordarsi su programma e ruoli.

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