BARI - "Già nella seduta di domani, con la presentazione di apposito emendamento di cui potrei farmi promotore, si potrebbe modificare lo Statuto della Regione, con l’inserimento della parola <<Resistenza>> tra i valori fondativi della nostra Repubblica e quindi della nostra Regione. Aggiungere questa parola non può comportare lunghe gestazioni, perché esprime concetti che fanno già parte del patrimonio culturale del nostro Paese e che per quanto riguarda la mia formazione appartengono alla tradizione del cattolicesimo democratico e liberale”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, già firmatario di una proposta di revisione statutaria avanzata assieme ai colleghi Michele Losappio, Giuseppe Romano, Angelo Disabato, Donato Pellegrino, Francesco Damone, Aurelio Gianfreda, Salvatore Negro.
“Sono sicuro che la proposta di revisione statutaria sarà approvata all’unanimità, se solo si consideri che tutte le formazioni politiche presenti in Consiglio regionale affermano di trovare riferimento culturale nelle tradizioni del cattolicesimo politico, liberalismo e socialismo democratico”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, già firmatario di una proposta di revisione statutaria avanzata assieme ai colleghi Michele Losappio, Giuseppe Romano, Angelo Disabato, Donato Pellegrino, Francesco Damone, Aurelio Gianfreda, Salvatore Negro.
“Sono sicuro che la proposta di revisione statutaria sarà approvata all’unanimità, se solo si consideri che tutte le formazioni politiche presenti in Consiglio regionale affermano di trovare riferimento culturale nelle tradizioni del cattolicesimo politico, liberalismo e socialismo democratico”.
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