Saccomanni, attenti a cambio passo
ROMA - ''Credo che la continuazione delle cose fatte sia importante, e si puo' cercare di accelerare il passo. Ma attenti: quando si cambia il passo il primo effetto è che ci si ferma pensando a quale passo bisogna assumere''. Lo ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni intervistato da Maria Latella a L'Intervista di Skytg24.
La polemica sul superamento del tetto del 3% del deficit è ''sterile'' e, per la richiesta di modifica del Fiscal Compact, ''si puo' sempre provare, ma la situazione di partenza non è molto incoraggiante: nessun paese lo ha chiesto e l'Italia ha messo in trattato in Costituzione'', ha aggiunto Saccomanni a Skytg24.
"Io ho sempre ritenuto che la politica economica è il cardine della politica e sono sorpreso che negli anni questo ministero cruciale sia stato complessivamente affidato più spesso a tecnici o politici anomali". Così il ministro dell'economia ha risposto a Maria Latella che gli chiedeva se per il Ministero dell'economia è meglio un politico o un professore. "L'ultimo vero politico è stato Emilio Colombo negli anni 70", ha ricordato Saccomanni, aggiungendo che "da allora ci sono stati tecnici come Ciampi, Dini e Padoa Schioppa, dei politici un po' anomali come Andreatta, Pandolfi e anche Tremonti: la politica vera preferisce occuparsi di altre cose perché questo è il ministero del no".
La polemica sul superamento del tetto del 3% del deficit è ''sterile'' e, per la richiesta di modifica del Fiscal Compact, ''si puo' sempre provare, ma la situazione di partenza non è molto incoraggiante: nessun paese lo ha chiesto e l'Italia ha messo in trattato in Costituzione'', ha aggiunto Saccomanni a Skytg24.
"Io ho sempre ritenuto che la politica economica è il cardine della politica e sono sorpreso che negli anni questo ministero cruciale sia stato complessivamente affidato più spesso a tecnici o politici anomali". Così il ministro dell'economia ha risposto a Maria Latella che gli chiedeva se per il Ministero dell'economia è meglio un politico o un professore. "L'ultimo vero politico è stato Emilio Colombo negli anni 70", ha ricordato Saccomanni, aggiungendo che "da allora ci sono stati tecnici come Ciampi, Dini e Padoa Schioppa, dei politici un po' anomali come Andreatta, Pandolfi e anche Tremonti: la politica vera preferisce occuparsi di altre cose perché questo è il ministero del no".