TARANTO - "Sabrina è a pezzi. Credo che abbia deciso di venire in tribunale per assistere all'udienza esclusivamente per prendere aria, per uscire dalla cella, per vedere la strada che separa la casa circondariale da Palazzo di giustizia, per guardare due alberi, vedere qualcosa''.
Così l'avv. Nicola Marseglia a margine dell'udienza in cui si discute della richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri, condannata all'ergastolo in primo grado per l'omicidio di sua cugina Sarah Scazzi.
E' durata circa un'ora a Taranto l'udienza del Tribunale del Riesame durante la quale e' stata discussa l'istanza di appello contro la decisione della Corte di Assise del capoluogo jonico che il 20 gennaio ha respinto la richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri, condannata ad aprile dell'anno scorso all'ergastolo per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi, 15 anni, avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010.
In aula sono intervenuti uno dei difensori dell'imputata, l'avvocato Nicola Marseglia (mentre era assente l'avvocato Franco Coppi), e il pm della Procura di Taranto Mariano Buccoliero. Secondo la difesa di Sabrina non ci sono le esigenze cautelari per tenere la giovane donna in carcere, tra le quali il pericolo di reiterazione del reato e di fuga. Il Tribunale del riesame si e' riservata una decisione ma i termini entro cui dovra' decidere non sono perentori.
Così l'avv. Nicola Marseglia a margine dell'udienza in cui si discute della richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri, condannata all'ergastolo in primo grado per l'omicidio di sua cugina Sarah Scazzi.
E' durata circa un'ora a Taranto l'udienza del Tribunale del Riesame durante la quale e' stata discussa l'istanza di appello contro la decisione della Corte di Assise del capoluogo jonico che il 20 gennaio ha respinto la richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri, condannata ad aprile dell'anno scorso all'ergastolo per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi, 15 anni, avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010.
In aula sono intervenuti uno dei difensori dell'imputata, l'avvocato Nicola Marseglia (mentre era assente l'avvocato Franco Coppi), e il pm della Procura di Taranto Mariano Buccoliero. Secondo la difesa di Sabrina non ci sono le esigenze cautelari per tenere la giovane donna in carcere, tra le quali il pericolo di reiterazione del reato e di fuga. Il Tribunale del riesame si e' riservata una decisione ma i termini entro cui dovra' decidere non sono perentori.