Statuto: Amati, "Si alla Resistenza, ma anche alla libertà religiosa"

BARI - “Penso che le proposte di modifiche statutarie non siano provocazioni politiche. Non lo sono per me e nemmeno per gli altri colleghi. Rappresentano, a differenza, un luogo importante per mettere a principio non ciò che pensiamo come singoli, ma ciò che una larga maggioranza di pugliesi predica e pratica come valori. Noi siamo solo uno strumento per fotografare principi e sentimenti, maggioritari o minoritari, impegnati a fare in modo che possano coabitare e coesistere. Per questo ho firmato con convincimento la giusta proposta di inserire la Resistenza nello Statuto della Regione Puglia, così come non avrei difficoltà – sullo spunto fornito da altri colleghi consiglieri - a firmare e sostenere un richiamo più puntuale alla libertà religiosa, negli ultimi anni retrocessa nella foga laicista a libertà di culto e cioè a mero diritto di frequentare i banchi delle chiese, dei templi, delle sinagoghe, delle moschee ecc.. Il che, ovviamente, mi sembra un po' troppo poco."

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