BARI - “Le proposte di modifica dello Statuto presentate dal centrosinistra che sono all’ordine del giorno del Consiglio di domani non possono certo dividere.
“La Puglia è regione autonoma nell’unità della Repubblica italiana nata dalla Resistenza”
Così lo Statuto in vigore dal 1971 al 2004 individuava il suo rapporto con i valori fondanti la Repubblica.
Se oggi, 10 anni dopo la ventata negazionista, con la re-introduzione della parola Resistenza si torna a questo spirito, i riformisti e i moderati non dovrebbero avere difficoltà a recepirlo con un voto unanime per quello che letteralmente è.
Gli altri argomenti sono ancor meno divisivi.
La riduzione del numero di firme necessarie per una proposta di legge di iniziativa popolare è valutazione unanime della VII Commissione, presieduta da un esponente del NCD.
Il riequilibrio dei poteri fra Giunta e Consiglio con l’attribuzione a questo della potestà regolamentare interpreta seriamente le lagnanze, spesso strumentali, dell’opposizione sullo svuotamento dei ruolo dei Consiglieri e non può che trovarne il consenso.
Come si vede tutte le modifiche vanno in direzione della unanimità e non c’è perciò bisogno di ipotizzare elementi di divisione e di scontro su famiglia e laicità .
Per questo non abbiamo avanzato proposte come il riconoscimento delle coppie di fatto e dei matrimoni fra lo stesso sesso e ci aspettiamo che altrettanto avvenga dall’opposizione”.
A riferirlo in una nota il Presidente Gruppo Sel, M. Losappio.
“La Puglia è regione autonoma nell’unità della Repubblica italiana nata dalla Resistenza”
Così lo Statuto in vigore dal 1971 al 2004 individuava il suo rapporto con i valori fondanti la Repubblica.
Se oggi, 10 anni dopo la ventata negazionista, con la re-introduzione della parola Resistenza si torna a questo spirito, i riformisti e i moderati non dovrebbero avere difficoltà a recepirlo con un voto unanime per quello che letteralmente è.
Gli altri argomenti sono ancor meno divisivi.
La riduzione del numero di firme necessarie per una proposta di legge di iniziativa popolare è valutazione unanime della VII Commissione, presieduta da un esponente del NCD.
Il riequilibrio dei poteri fra Giunta e Consiglio con l’attribuzione a questo della potestà regolamentare interpreta seriamente le lagnanze, spesso strumentali, dell’opposizione sullo svuotamento dei ruolo dei Consiglieri e non può che trovarne il consenso.
Come si vede tutte le modifiche vanno in direzione della unanimità e non c’è perciò bisogno di ipotizzare elementi di divisione e di scontro su famiglia e laicità .
Per questo non abbiamo avanzato proposte come il riconoscimento delle coppie di fatto e dei matrimoni fra lo stesso sesso e ci aspettiamo che altrettanto avvenga dall’opposizione”.
A riferirlo in una nota il Presidente Gruppo Sel, M. Losappio.
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