Stipendi arretrati e precarietà, continuano le proteste delle 60 assistenti all’Infanzia del Comune di Foggia

FOGGIA - Prosegue la mobilitazione sindacale delle lavoratrici del servizio di assistenza all’Infanzia delle scuole comunali di Foggia, a causa del mancato pagamento degli stipendi, fermi a giugno 2013. La Fisascat Cisl di Foggia torna a denunciare “la difficile situazione di queste 60 operatrici che vivono un preoccupante sconforto per la precaria condizione economica in cui sono costrette a vivere”.

“Dall’inizio dell’anno scolastico 2013, nonostante i solleciti inoltrati al consorzio ‘Terre di Capitanata’, che detiene il servizio, affinché venissero onorati gli impegni retributivi,  la situazione non è migliorata affatto”,  afferma il segretario generale territoriale, Leonardo Piacquaddio . “Con dignità e responsabilità, non creando disguidi alla cittadinanza, le lavoratrici hanno sempre prestato servizio con abnegazione, senza percepire nemmeno il minimo necessario per recarsi sul posto di lavoro. Una mortificazione che non ha eguali! E come se non bastasse, anche le azioni di lotta proclamate negli ultimi mesi, sono state inibite da dichiarazioni della parte committente del Servizio Scolastico del Comune di Foggia; dichiarazioni che hanno ostacolato anche l’esercizio dello sciopero, quale diritto fondamentale di tutti i lavoratori”.
Nel rispetto delle regole e delle normative per i servizi pubblici essenziali, la Fisascat “ha sempre cercato soluzioni basate sulla mediazione. Il nostro sindacato – rileva inoltre Piacquaddio - ha tenuto in considerazione anche gli sforzi economici dichiarati dalla parte datoriale nel percepire le fatture dell’Ente in tempi fortemente dilatati. Tuttavia, non si può accettare che le problematiche ricadano totalmente sull’anello più debole, cioè sulle lavoratrici, che non hanno percepito nemmeno il TFR dell’anno scolastico 2012 – 2013”.

La Fisascat chiede l’intervento dell’Ufficio Politiche del Lavoro della Provincia per un tavolo di concertazione in cui siano presenti la parte datoriale, il sindacato ed anche la parte committente (Servizio Scolastico ed Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune) al fine di accorciare i tempi di recupero delle spettanze e chiarire, una volta per tutte, le procedure per l’esercizio del diritto sindacale ad assemblee retribuite, senza derogare dai dettami del Contratto Collettivo e dalle disposizioni legislative. Ancora una volta – conclude il sindacalista - auspichiamo l’avvio di una fase di buone relazioni, affinché le difficoltà vengano superate e si trovino le condizioni per accordi sindacali che possano far coesistere tutte le legittime esigenze”.

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