di Vittorio Polito - Da lunedì 24 febbraio a domenica 2 marzo 2014 in Piazza della Vittoria a Taranto si svolgerà l’iniziativa “Cella in piazza”, organizzata dalla Camera Penale di Taranto “Avv. Pasquale Caroli” e dalla Direzione della Casa Circondariale di Taranto, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
I dettagli del progetto sono stati illustrati nel corso di una conferenza-stampa che si è svolta venerdì scorso nella sede della Camera Penale, all’interno nel Palazzo di Giustizia di Taranto.
Il progetto ha previsto la realizzazione di una esatta riproduzione di una cella del carcere in modo da consentire a chiunque di poterla visitare e di rendersi conto delle effettive condizioni di vita dei detenuti.
L’iniziativa è volta a sensibilizzare la società civile sulla drammatica questione del sovraffollamento delle carceri italiane - che attualmente ospitano circa 20.000 detenuti in più rispetto alla loro capienza regolamentare - e a far riflettere sulla funzione rieducativa della pena.
Sono intervenuti: l’avv. Fabrizio Lamanna, Presidente della Camera Penale di Taranto, la dott.ssa Stefania Baldassarri, Direttrice del Carcere di Taranto, e il prof. Nicola Triggiani, Docente di Diritto Processuale Penale nel Dipartimento Jonico dell’Università di Bari.
Triggiani ha evidenziato che le condizioni di detenzione sempre più spesso finiscono con il negare la stessa dignità della persona umana - tanto da aver determinato la condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo per trattamenti inumani e degradanti (sentenza 8 gennaio 2013, Torreggiani c. Italia) - e come sia indispensabile porre mano ad una radicale e coraggiosa riforma di tutto il sistema sanzionatorio penale per evitare il collasso del sistema penitenziario.
I dettagli del progetto sono stati illustrati nel corso di una conferenza-stampa che si è svolta venerdì scorso nella sede della Camera Penale, all’interno nel Palazzo di Giustizia di Taranto.
Il progetto ha previsto la realizzazione di una esatta riproduzione di una cella del carcere in modo da consentire a chiunque di poterla visitare e di rendersi conto delle effettive condizioni di vita dei detenuti.
L’iniziativa è volta a sensibilizzare la società civile sulla drammatica questione del sovraffollamento delle carceri italiane - che attualmente ospitano circa 20.000 detenuti in più rispetto alla loro capienza regolamentare - e a far riflettere sulla funzione rieducativa della pena.
Sono intervenuti: l’avv. Fabrizio Lamanna, Presidente della Camera Penale di Taranto, la dott.ssa Stefania Baldassarri, Direttrice del Carcere di Taranto, e il prof. Nicola Triggiani, Docente di Diritto Processuale Penale nel Dipartimento Jonico dell’Università di Bari.
Triggiani ha evidenziato che le condizioni di detenzione sempre più spesso finiscono con il negare la stessa dignità della persona umana - tanto da aver determinato la condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo per trattamenti inumani e degradanti (sentenza 8 gennaio 2013, Torreggiani c. Italia) - e come sia indispensabile porre mano ad una radicale e coraggiosa riforma di tutto il sistema sanzionatorio penale per evitare il collasso del sistema penitenziario.