Taranto dopo il crollo della palazzina: "Occhi puntati sulla Città vecchia"

TARANTO - "Sconcerto della politica tarantina dopo l'ennesimo crollo nella Città Vecchia di Taranto. "Non fa nemmeno più notizia, purtroppo, il crollo di una palazzina, di una chiesa, di qualsiasi struttura si regga in piedi per miracolo o grazie ai puntelli di ferro, in Città Vecchia.
A Taranto, negli ultimi mesi, si è verificato più di un episodio. Fortunatamente ha sempre provocato solo danni alle cose". A riferirlo in una nota la consigliera Anna Rita Lemma.

Secondo Lemma, "Il patrimonio culturale  e storico che l'Isola, al di là della fatiscenza che i luoghi dei crolli denunciano,  non può essere abbandonato al suo ineluttabile destino di macerie.
Impensierisce il fatto che non si parli più di Rigenerazione Urbana,  atto programmatico e progettuale messo a punto dalla passata Giunta comunale ma parzialmente snaturato alla fine del 2013  nel tentativo di non perdere fondi Urban.
Avverto quindi l'urgenza di capire cosa e come fare per restituire decoro e dignità alla storia di Taranto attraverso la riqualificazione organica e il recupero generale della città antica.
Non ultimo, tra gli obiettivi, la ricerca dei finanziamenti idonei ad un programma di tale respiro urbanistico e culturale".

"Ritengo utile - spiega Lemma - la costituzione di una task force tecnico-istituzionale che coinvolga Regione, Comune e, perché no, ministero dei Beni Culturali e dei Lavori Pubblici.
Un gruppo di lavoro operativo, dunque, dedicato all'indagine sull'esistente, all'analisi della staticità di molti stabili dell'Isola (con particolare riferimento alla zona di via Di Mezzo, spesso teatro dei crolli)  e alla definizione degli interventi da mettere in campo.
I tentativi di risanamento, molti dei quali rimasti fermi alle intenzioni e altri appena disegnati sulla carta, sono stati molteplici e tutti praticamene vani".

"Il tempo intanto scorre... - prosegue la Lemma - e Taranto Vecchia crolla sotto i colpi della pioggia, del vento e dell'incuria. Non è possibile restare inermi di fronte a un tale scempio.
Al Comune l'onere di richiamare l'attenzione di Regione e Governo, magari prendendo spunto dalle intenzioni recentemente espresse dalla Giunta pugliese in merito alla ormai famosa “adozione” di Taranto, un lavoro capillare e settoriale che si propone l'obiettivo di rilanciare la città da varie angolazioni.
Sono certa che l'assessore Barbanente, che probabilmente sarà alla guida di questo percorso,  intenderà partire proprio dalla gravissima condizione in cui versano intere ed ampie porzioni di Taranto Vecchia.
E' sempre stata una priorità. Oggi è un'emergenza", conclude Lemma.

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