LECCE - Si è svolto questa mattina il sopralluogo dell’Assessore Andrea Guido presso l’area militare di Torre Veneri al fine di verificare l’effettivo stato dei luoghi dell’intero poligono e, in particolare delle aree su cui insistono i bersagli obiettivi delle esercitazioni militari. Il delegato alle Politiche Ambientali del Comune è stato accompagnato dal Generale di Brigata Pierfranco Tria, Comandante in carica della zona militare, il quale ha fatto gli onori di casa per tutta la durata della visita.
Durante l’incontro è stato appurato che l’Esercito, attraverso i propri organi tecnici, realizza periodiche attività di monitoraggio ambientale presso tutte le aree addestrative che utilizza. Nell’ambito di tali controlli nel poligono di Torre Veneri è stato rilevato il superamento dei valori di soglia di piombo e rame in alcuni punti limitati e circoscritti alle zone di arrivo dei colpi.
“Considerato che dette zone ricadono all’interno di un’area militare addestrativa – ha spiegato l’assessore Guido - è ragionevole presumere che il superamento dei valori di soglia sia legato a un tipo di contaminazione storica Le zone in questione, di estensione marginale rispetto alla superficie totale dell’area militare tutta, sono state delimitate e segnalate e le attività nel resto del poligono vengono proseguite in condizioni di totale sicurezza per il personale militare. Si parla, in pratica di un centinaio di metri quadrati a fronte di circa 700 ettari di terreno. Di recente sono state svolte, inoltre, analisi sui campioni di acqua le quali hanno dato dei risultati conformi alla normativa vigente in materia. Tali analisi – ha continuato Guido - come più volte ribadito, infine, hanno escluso ogni contaminazione di carattere radiologico”.
Durante l’incontro è stato appurato che l’Esercito, attraverso i propri organi tecnici, realizza periodiche attività di monitoraggio ambientale presso tutte le aree addestrative che utilizza. Nell’ambito di tali controlli nel poligono di Torre Veneri è stato rilevato il superamento dei valori di soglia di piombo e rame in alcuni punti limitati e circoscritti alle zone di arrivo dei colpi.
“Considerato che dette zone ricadono all’interno di un’area militare addestrativa – ha spiegato l’assessore Guido - è ragionevole presumere che il superamento dei valori di soglia sia legato a un tipo di contaminazione storica Le zone in questione, di estensione marginale rispetto alla superficie totale dell’area militare tutta, sono state delimitate e segnalate e le attività nel resto del poligono vengono proseguite in condizioni di totale sicurezza per il personale militare. Si parla, in pratica di un centinaio di metri quadrati a fronte di circa 700 ettari di terreno. Di recente sono state svolte, inoltre, analisi sui campioni di acqua le quali hanno dato dei risultati conformi alla normativa vigente in materia. Tali analisi – ha continuato Guido - come più volte ribadito, infine, hanno escluso ogni contaminazione di carattere radiologico”.