di Vittorio Polito - Il 22 febbraio si è svolta a Trinitapoli, nell’Auditorium dell’Assunta, una mattinata all’insegna della letteratura e della poesia. «La poesia amorosa da Saffo e Catullo a “Versi d’azzurro fuoco” di Grazia Stella Elia» era il tema dell’incontro, al quale sono intervenuti la professoressa Angela Miccoli, presidente di Archeoclub d’Italia, sede di Trinitapoli, il professor Cosimo Antonino Strazzeri, dirigente scolastico dell’Istituto “Staffa”, il professor Pietro Sisto dell’Università di Bari e la poetessa Grazia Stella Elia.
All’introduzione della professoressa Angela Miccoli è seguita la brillante relazione del preside Strazzeri che, nella sua qualità di storico della letteratura, ha fatto uno straordinario excursus letterario da Saffo ad altri autori di canzonieri amorosi, soffermandosi in modo particolare su Gaspara Stampa, per giungere a “Versi d’azzurro fuoco” di Grazia Stella Elia. C’è da dire che Strazzeri è anche autore di un dotto, acuto saggio critico, “La poetessa del Casale”, sulla poesia dell’autrice trinitapolese.
Il professor Pietro Sisto, dopo aver parlato dell’importanza che va attribuita ai Beni Culturali immateriali, pari certamente a quella che si attribuisce ai Beni Culturali materiali, ha parlato della dialettologia, in cui tanto impegno la Stella Elia ha profuso, fino alla pubblicazione del suo monumentale “Dizionario del dialetto di Trinitapoli” (Levante Editori).
È passato poi al tema principale dell’incontro: il canzoniere d’amore dell’autrice, un’opera in cui la natura e il paesaggio pugliesi sono parte integrante della stessa poesia.
L’incontro si è concluso con le parole della poetessa che, visibilmente commossa, ha ringraziato tutti e soprattutto i ragazzi della Scuola “Staffa”, tra i quali parecchi hanno letto metricamente testi di Saffo e di Catullo, oltre alle liriche tratte da “Versi d’azzurro fuoco”.
Il pubblico, costituito in gran parte dagli alunni dell’Istituto “Staffa” ha seguito con silenziosa attenzione sia le relazioni che la lettura poetica in greco, in latino e in lingua italiana.
All’introduzione della professoressa Angela Miccoli è seguita la brillante relazione del preside Strazzeri che, nella sua qualità di storico della letteratura, ha fatto uno straordinario excursus letterario da Saffo ad altri autori di canzonieri amorosi, soffermandosi in modo particolare su Gaspara Stampa, per giungere a “Versi d’azzurro fuoco” di Grazia Stella Elia. C’è da dire che Strazzeri è anche autore di un dotto, acuto saggio critico, “La poetessa del Casale”, sulla poesia dell’autrice trinitapolese.
Il professor Pietro Sisto, dopo aver parlato dell’importanza che va attribuita ai Beni Culturali immateriali, pari certamente a quella che si attribuisce ai Beni Culturali materiali, ha parlato della dialettologia, in cui tanto impegno la Stella Elia ha profuso, fino alla pubblicazione del suo monumentale “Dizionario del dialetto di Trinitapoli” (Levante Editori).
È passato poi al tema principale dell’incontro: il canzoniere d’amore dell’autrice, un’opera in cui la natura e il paesaggio pugliesi sono parte integrante della stessa poesia.
L’incontro si è concluso con le parole della poetessa che, visibilmente commossa, ha ringraziato tutti e soprattutto i ragazzi della Scuola “Staffa”, tra i quali parecchi hanno letto metricamente testi di Saffo e di Catullo, oltre alle liriche tratte da “Versi d’azzurro fuoco”.
Il pubblico, costituito in gran parte dagli alunni dell’Istituto “Staffa” ha seguito con silenziosa attenzione sia le relazioni che la lettura poetica in greco, in latino e in lingua italiana.