di Nicola Zuccaro - Era il mattino di lunedì 11 febbraio quando la notizia delle dimissioni di Papa Benedetto XVI fece il giro delle agenzie. Fu un fulmine a ciel sereno poichè nell'era mediatica non si era registrato, per questo atto, alcun precedente.
E' passato un anno da un avvenimento che potrebbe passare, nel tempo,da straordinario a ordinario. Negli ultimi mesi - secondo alcuni rumours vaticani - anche Francesco starebbe meditando la stessa decisione. Segno che forse, la Chiesa di Roma, dovrà abituarsi con le sue gerarchie e i suoi fedeli ad un gesto che condizionerebbe anche i rapporti diplomatici con tutte le diplomazie accreditate in Vaticano.
In primis l'Italia, Stato con il quale fu firmato, proprio 85 anni fa quel Concordato che mise fine alla Questione Romana.
Ragion per la quale l'11 febbraio sale agli onori sia della cronaca che degli annali storici al rango di giorno e/o data su cui prestare particolare attenzione nella ricerca vaticanista.
E' passato un anno da un avvenimento che potrebbe passare, nel tempo,da straordinario a ordinario. Negli ultimi mesi - secondo alcuni rumours vaticani - anche Francesco starebbe meditando la stessa decisione. Segno che forse, la Chiesa di Roma, dovrà abituarsi con le sue gerarchie e i suoi fedeli ad un gesto che condizionerebbe anche i rapporti diplomatici con tutte le diplomazie accreditate in Vaticano.
In primis l'Italia, Stato con il quale fu firmato, proprio 85 anni fa quel Concordato che mise fine alla Questione Romana.
Ragion per la quale l'11 febbraio sale agli onori sia della cronaca che degli annali storici al rango di giorno e/o data su cui prestare particolare attenzione nella ricerca vaticanista.