di Nicola Zuccaro - Una petizione firmata da personalità del mondo artistico e culturale barese per il recupero della Vidua Vidue è stata consegnata 'ufficialmente' alla Commissione Cultura del Comune di Bari
nella mattinata di lunedì 24 febbraio 2014.
E' proprio il caso di scrivere che la data precedentemente menzionata è stata 'storica', dal momento che, durante i lavori del medesimo organo comunale alla presenza dei componenti Filippo Melchiorre, Francesco De Carne, Domenico Sciacovelli e Luigi Fuiano, si sono avvicendati i contributi di Gigi De Santis, Nicola Pignataro e Vito Signorile per recuperare attraverso questa festività la memoria storica di Bari e nei baresi.
La ricorrenza celebrata fino al 1968 e probabilmente soppressa per il sopraggiungere della stagione contestataria, ricorda la liberazione di Bari dall'assedio saraceno del capoluogo. Il 2 maggio 1002 i Veneziani guidati dal doge Pietro Orseolo II giunsero sul litorale barese per dare avvio ad una lunga battaglia che determinò l'abbandono della città da parte dei Saraceni con le loro navi solo il 18 ottobre dello stesso.
La ricorrenza festeggiata fin dal 1876 per volere dell'allora Sindaco di Bari Gian Domenico Petroni, consisteva nel sparare tre palle di crusca dal cannone posizionato all'altezza del Fortino generando degli effetti luminosi tanto da indurre i baresi ad esclamare: " la Vide la Vide ". Da qui la Vidua Vidue.
Una solennnità non solo civile ma anche e sopratutto religiosa perchè, come da calendario cattolico, celebrata in occasione della Festa dell'Ascensione. Per questa concomitanza liturgica, la richiesta del ripristino sarà sottoposta all'Arcivescovado di Bari-Bitonto che si esprimerà nel merito squisitamente religioso. Inoltre per quanto concerne l'aspetto storico-culturale una commissione estesa ai giornalisti studierà tempi, modi e iniziative collaterali per la sua riproposizione.
E' proprio il caso di scrivere che la data precedentemente menzionata è stata 'storica', dal momento che, durante i lavori del medesimo organo comunale alla presenza dei componenti Filippo Melchiorre, Francesco De Carne, Domenico Sciacovelli e Luigi Fuiano, si sono avvicendati i contributi di Gigi De Santis, Nicola Pignataro e Vito Signorile per recuperare attraverso questa festività la memoria storica di Bari e nei baresi.
La ricorrenza celebrata fino al 1968 e probabilmente soppressa per il sopraggiungere della stagione contestataria, ricorda la liberazione di Bari dall'assedio saraceno del capoluogo. Il 2 maggio 1002 i Veneziani guidati dal doge Pietro Orseolo II giunsero sul litorale barese per dare avvio ad una lunga battaglia che determinò l'abbandono della città da parte dei Saraceni con le loro navi solo il 18 ottobre dello stesso.
La ricorrenza festeggiata fin dal 1876 per volere dell'allora Sindaco di Bari Gian Domenico Petroni, consisteva nel sparare tre palle di crusca dal cannone posizionato all'altezza del Fortino generando degli effetti luminosi tanto da indurre i baresi ad esclamare: " la Vide la Vide ". Da qui la Vidua Vidue.
Una solennnità non solo civile ma anche e sopratutto religiosa perchè, come da calendario cattolico, celebrata in occasione della Festa dell'Ascensione. Per questa concomitanza liturgica, la richiesta del ripristino sarà sottoposta all'Arcivescovado di Bari-Bitonto che si esprimerà nel merito squisitamente religioso. Inoltre per quanto concerne l'aspetto storico-culturale una commissione estesa ai giornalisti studierà tempi, modi e iniziative collaterali per la sua riproposizione.
Profonda stima ed enorme riconoscenza, per i veneziani che, nel lontano 1002, aiutarono Bari cristiana a liberarsi degli invasori saraceni.
RispondiElimina"SI" al ripristino della festa!
Forza BBare!!!