“Via le barriere architettoniche dalle stazioni ferroviarie”

BARI - “Abbiamo mutato il linguaggio per segnalare attenzioni maggiori verso l'integrazione, li chiamiamo infatti diversamente abili, ma negli adeguamenti infrastrutturali continuiamo a considerarli handicappati. La vita dei diversamente abili nelle stazioni ferroviarie è molto difficile e c’è moltissimo da fare per migliorarla. Su 63 stazioni ricadenti nel territorio pugliese, 22 sono dotate di banchine innalzate a livello del predellino dei convogli ferroviari, 10 di motoscale, o rampe, o ascensori e 5 di percorsi tattili programmati. Raramente le tre tipologie di interventi sono presenti nelle stesse stazioni”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, all’esito dell’audizione odierna in V Commissione con i rappresentanti di rete ferroviaria italiana (RFI), sul problema delle barriere architettoniche nelle stazioni ferroviarie pugliesi.

“La Commissione sarà riconvocata nei prossimi giorni, non appena RFI presenterà una relazione dettagliata sui lavori in programma nel periodo 2014-2017, alla quale saranno invitati anche i comuni interessati, per meglio modulare le necessità.
Allo stato c’è dato di sapere il seguente programma: per il 2014 sono previsti interventi sui marciapiedi e percorsi tattili solo nella stazione di Barletta; per il 2015 sono previsti interventi sui marciapiedi, rampe e percorsi tattili in 7 stazioni, variamente distribuiti; per il 2016 sono previsti interventi sui marciapiedi, rampe e percorsi tattili in 7 stazioni, variamente distribuiti; per il 2017 sono previsti interventi sui marciapiedi, rampe e percorsi tattili in 3 stazioni, variamente distribuiti.

Alla fine di questa programmazione sommariamente comunicata da RFI, peraltro dotata di una tempistica eccessivamente diluita rispetto ad una necessità prioritaria di ammodernamento, la situazione non sarà certamente degna di una regione aperta e attenta ai problemi dell’integrazione di tutti i cittadini. Nonostante l’attenzione e la competenza, c’è da riconoscerlo, del managment pugliese di RFI, che realizza ciò che con le risorse trasferite è in grado di realizzare.

Per questi motivi nella prossima riunione della Commissione c’è la necessità di sollecitare ulteriormente RFI e la capogruppo Ferrovie dello Stato italiane, con l’aiuto del Governo regionale se l’argomento sarà ritenuto degno di considerazione, per tentare di ridurre al massimo le conseguenze incivili di questo processo di lentissimo adeguamento delle infrastrutture ferroviarie alle necessità dei diversamente abili”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto