BARI - La settima commissione presieduta da Giannicola De Leonardis ha approvato a maggioranza, con l’astensione del consigliere Roberto Ruocco (Pdl-FI), la proposta di legge di modifica dello Statuto della Regione Puglia.
La proposta sottoscritta dal capogruppo di SEL Michele Losappio intende affidare al Consiglio regionale ed alle Commissioni il compito e la responsabilità dell’esercizio della potestà regolamentare oggi in capo alla Giunta.
In fase di illustrazione Losappio ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a mettere mano allo Statuto, riaffermando il principio di attribuire la potestà regolamentare al Consiglio ampliando i propri poteri e modificando l’impostazione di eccessiva enfatizzazione del potere esecutivo a scapito del potere legislativo, considerata la politica presidenzialista delle Regioni, secondo quanto previsto dal Capo V della Costituzione che concentra i poteri all’esecutivo.
È stato approvato all’unanimità un emendamento aggiuntivo in relazione alla riduzione del numero complessivo delle firme (da quindicimila a dodicimila) utili per la presentazione di una proposta di iniziativa popolare.
Il Gruppo Pdl-FI ha espresso voto favorevole alla proposta di modifica solo per ragioni meramente tecniche, considerata la particolarità con la quale le decisioni della settima commissione sono assunte con la maggioranza dei tre quarti dei consiglieri presenti, ma si è riservato di esprimere la propria posizione politica quando il provvedimento approderà in Aula.
La proposta sottoscritta dal capogruppo di SEL Michele Losappio intende affidare al Consiglio regionale ed alle Commissioni il compito e la responsabilità dell’esercizio della potestà regolamentare oggi in capo alla Giunta.
In fase di illustrazione Losappio ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a mettere mano allo Statuto, riaffermando il principio di attribuire la potestà regolamentare al Consiglio ampliando i propri poteri e modificando l’impostazione di eccessiva enfatizzazione del potere esecutivo a scapito del potere legislativo, considerata la politica presidenzialista delle Regioni, secondo quanto previsto dal Capo V della Costituzione che concentra i poteri all’esecutivo.
È stato approvato all’unanimità un emendamento aggiuntivo in relazione alla riduzione del numero complessivo delle firme (da quindicimila a dodicimila) utili per la presentazione di una proposta di iniziativa popolare.
Il Gruppo Pdl-FI ha espresso voto favorevole alla proposta di modifica solo per ragioni meramente tecniche, considerata la particolarità con la quale le decisioni della settima commissione sono assunte con la maggioranza dei tre quarti dei consiglieri presenti, ma si è riservato di esprimere la propria posizione politica quando il provvedimento approderà in Aula.
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